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Visto per Voi – Il Nome della Rosa

Al Teatro Argentina dal 23 gennaio è in scena ” Il Nome della Rosa” diretto da Leo Muscato.

La prima versione teatrale di un capolavoro tradotto in 47 lingue, Il nome della rosa ha vinto il Premio Strega nel 1981, e la sua versione cinematografica è stata diretta da Jean-Jacques Annaud nel 1986, protagonista Sean Connery. 

Nel novembre del 1327 arriva in una ricca abbazia benedettina, un frate francescano d’origine inglese, Guglielmo da Baskerville. È accompagnato dal giovane novizio Adso da Melk e deve svolgere un delicato incarico: favorire i contatti fra gli alti esponenti degli ordini religiosi per ricomporre la frattura fra papato e impero, sostenitore dei francescani. Durante la sua settimana di permanenza, nell’abbazia avviene una serie di misteriosi delitti. La causa di queste morti viene chiarita solo nell’ultimo giorno, dopo laboriose e difficili indagini da parte del francescano. 
Al centro di tutte queste morti c’è un libro pericoloso, sia dal punto di vista ideale che materiale, “Poetica d’Aristotele”. Continua a leggere

Le Giornate internazionali del cinema Lucano – Premio Maratea – Giorno 2

Si è conclusa ieri con un grande successo la seconda giornata della kermesse Lucana. Parterre ricco di ospiti e sorprese. 

La seconda serata si apre con un pazzesco intervento musicale di Peppe Servillo. 

Sul palco delle “Giornate internazionali del cinema Lucano” si sono alternati  personaggi di primo piano del mondo del cinema italiano. In ordine di apparizione:

 – Valerio Mastandrea ha deliziato il pubblico lucano con aneddoti della sua vita lavorativa, casting con importanti registi stranieri come Spike Lee. Ha condiviso l’emozione di trovarsi per la prima volta dietro la camera da presa, per la sua opera prima “Ride”, un film che racconta il dolore di una perdita in maniera leggera, senza rinunciare ad essere intensi, ” un film “, dice l’attore” in cui si rivede moltissimo”. 

Nicola Timpone incaricato alla consegna dei premi,  interagisce con Valerio Mastandrea si presta in maniera goliardica a battute e gag, divertendo tutto il pubblico ed i suoi  figli, in prima fila ad applaudirlo.

 – Poi arriva Chantal, Cristina Donadio.

Grande presenza scenica, volto protagonista di Gomorra – La serie, giunta ormai alla terza stagione, in uscita tra ottobre/novembre, applauditissima e stimatissima dalla platea della Kermesse Lucana.  L’attrice racconta che ha lavorato molto per rendere Chantal credibile e non stereotipata e si è ispirata ai personaggi del teatro classico, come Clitennestra, donandole un “quid diverso” e rendendola così unica. Un’attrice ed una persona elegante e sublime, presto forse su schermi internazionali, in quanto confessa Cristina Donadio, potrebbero esserci grossi novità provenienti da oltre oceano.

La Kermesse Lucana da’ spazio anche ai giovani talenti italiani: Daniela Morra, Alice Bellagamba, Giovanni Anzaldo, visto nel film di Giovanni Veronesi  ” Non è un paese per Giovani” e al Teatro Eliseo con una commedia di Pierre de Marivaux, ” L’isola degli schiavi”  con Stefano Fresi, e che vedremo presto a Roma al Teatro Argentina in ” Il nome della rosa” con la regia di Leo Muscato.

 La seconda giornata della Kermesse Lucana si è conclusa con la visione di cortometraggi ” Un voto all’italiana” con Nunzia Schiano ed Ernesto Lama, ” Paride” regia di Carlos Solito, “Interno 8” di Dino Santoro, ed infine un bellissimo omaggio alla memoria di Paolo Villaggio con un breve spezzone di un documentario a lui dedicato che sarà presentato al prossimo festival di Venezia.

Questa sera attesi sul palco delle Giornate Internazionali del cinema Lucano Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini Elisabetta Pellini e la regista Cinzia TH Torrini.

 

The Sun’s Smile 

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – L’isola degli schiavi”

Ferdinando Ceriani porta in scena al teatro Piccolo Eliseo “L’isola degli schiavi“, una commedia scritta nel 1725 da Pierre de Marivaux.

Ificrate ed il suo servo, Eufrosine e la sua serva, naufragano su un’isola in cui i servi vivono liberi e scambiano il loro posto con quello dei padroni ed i padroni sperimentano quali mali si soffrono in schiavitù.Il Governatore dell’isola, Trivellino, guida i quattro superstiti all’esplorazione del loro animo, dei loro sentimenti. Fino a quando i quattro non arrivano, alla piena consapevolezza dei loro errori.

Stefano Fresi è il conte Ificrate , con Giovanni Anzaldo,  suo servo (Arlecchino) recentemente apprezzato nel film di Veronesi “Non è un paese per giovani”, Ippolita Baldini (Eufrosine) Carla Ferraro (serva Cleante) e Carlo Ragone ( Governatore – Trivellino).

Ificrate è un uomo pomposo, egocentrico, impiega il suo tempo a corteggiare le nobili donne e a trattare malissimo il suo servitore Papele. Ma a causa degli eventi si trova a dover ascoltare per la prima volta il suo schiavo, grazie al quale comprenderà i suoi errori, ne apprezzerà la bontà d’animo, riscoprendo una vera amicizia.

Una commedia che potrebbe essere ambientata ai giorni nostri, nei rapporti tra datore di lavoro ed operario, Manager ed impiegato. Lo scambio di ruoli, renderebbe palesi gli errori, il confronto porterebbe ad un miglioramento.

Stefano Fresi, oltre ad essere attore è anche autore delle musiche dello spettacolo.

La regia di Ceriani  risulta godibile e piacevole, supportata dalla padronanza scenica di un cast notevole.

 

L’Isola degli Schiavi

in scena al teatro Piccolo Eliseo fino al 9 aprile.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

Visto per Voi – Non è un paese per giovani

Al cinema dal 23 marzo “Non è un paese per giovani” è il nuovo film di Giovanni Veronesi ( regista di Manuale D’amore, Italians), si è ispirato al programma radiofonico che conduce su Radio Due.

Due giovani lavorano come camerieri decidono di partire per inseguire i loro sogni, destinazione Cuba, terra di cui non conoscono né la storia, né la rivoluzione, terra invece, in cui storia e rivoluzione sono presenti nell’aria.

Nel film, Sandro (Scicchitano) ha poco più di 20 anni, è gentile e insicuro e sogna di diventare uno scrittore.

Luciano (Anzaldo) è coraggioso e brillante, ma con uno strano lato oscuro. Sandro segue Luciano in un’avventura a Cuba, dove supportati dalla strampalata Nora ( bravissima Sara Seraiocco).

Provano ad aprire un ristorante sulla spiaggia che possa offrire ai propri clienti il wi.fi, ma Luciano viene sedotto da violenti incontri di boxe clandestini. La storia si evolverà entrando nella vita dei tre ragazzi. Nel film anche Sergio Rubini e Nino Frassica.

Un film che rivela la perdita di speranza di giovani di poter essere felici nel proprio paese, accanto ai propri affetti nella propria terra, e la dura ammissione che altrove si sta meglio, nonostante le difficoltà e le rinunce.

Le immagini, la fotografia sono accompagnate dalla colonna sonora di Giuliano Sangiorgi, con il quale Veronse aveva già collaborato.

Un film di denuncia con qualche cliché e di avventura insieme. Agli italiani che sono costretti ad andare all’ estero, non importa il luogo “basta un posto qualunque dove potersi sentire a casa”.

The Sun’s smile

Raffaela Anastasio