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AUDIZIONI – ATTORI – CANTANTI DEAD LINE 10 SETTEMBRE 2020

MIC Musical International Company srl indice il

BANDO DI AUDIZIONE per lo spettacolo
“LA DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL”
REGIA di Andrea Ortis e MUSICHE di Marco Frisina

La selezione si riferisce ad ATTRICI/CANTANTI per la stagione teatrale 2020/2021
Periodo di impegno: da GENNAIO 2021 ad APRILE 2021

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare alle audizioni è necessario iscriversi entro e non oltre il 10 settembre 2020
inviando e-mail con oggetto “CASTING ATTRICI/CANTANTI 2021” a
casting@divinacommediaopera.it allegando:
CURRICULUM VITAE • 2 FOTO (primo piano/figura intera) • INDICAZIONE DEL PROPRIO
REGISTRO VOCALE

Verrà effettuata una preselezione ON LINE sulla base del materiale ricevuto.
Alle candidate ritenute idonee verrà comunicata via e-mail la convocazione per l’audizione che si
terrà a ROMA IL 15 SETTEMBRE 2020 dalle 9.00 alle 18.00, con indicazione di luogo, orario e altre
specifiche relative alle caratteristiche di svolgimento dell’audizione stessa.
Non verranno prese in considerazione iscrizioni incomplete

NOTE GENERALI
• La partecipazione alle audizioni è gratuita • Non sarà consentito l’ingresso ad accompagnatori
• In sede di audizione verranno effettuate riprese fotografiche e/o video a fini interni e/o
promozionali

Per Informazioni scrivere a: casting@divinacommediaopera.it

 
 
 
The Sun’s Smile
 
Fonte Cinemotore
 
 
 
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Audizioni – Attore

Per uno spettacolo teatrale dal titolo Yukonstyle, di Sarah
Berthiaume, si cerca un’attore di età scenica tra i 25 e i 30 anni.
Ben gradita l’eventuale conoscenza di uno strumento musicale.

Lo spettacolo verrà messo in scena al Teatro Studio Uno di Roma.

Gli interessati devono inviare foto e curriculum a: bit.quartett4@gmail.com

 

Visto per Voi – Non aver paura…è solo uno spettacolo

Un’inquietante Gianni Garko è al  Teatro Ghione dal 20 Aprile al 14 Maggio  in scena con  ” Non aver paura…è solo uno spettacolo”.

Lo spettacolo scritto da Eduardo Aldan, la versione italiana è di Franco Ferrini, diretta da Ricard Reguant.

Un viaggio attraverso le nostre paure infantili, un viaggio nel terrore. L’obiettivo del regista è quello di creare una sensazione di inquietudine e paura nello spettatore, in un luogo dove generalmente si sente al sicuro, il teatro. Un nuovo esperimento artistico, che appassiona il pubblico italiano.

Tutto parte dal 1915. Si narra che per cause ignote scoppiò un incendio in via delle fornaci, (attuale sede del teatro Ghione), che distrusse completamente il teatro. Il pubblico che era all’interno riuscì a mettersi in salvo, ma persero la vita 23 persone compresi  due membri della compagnia che si esibiva quella sera, i cui corpi non furono mai più ritrovati. Da allora questo teatro è avvolto da un incredibile mistero.

Lo spettatore entrato in sala è già parte dello spettacolo. Ad accoglierlo assistenti che indossano divise e maschere antigas, interagiscono con il pubblico con fare inquietante, e causano reazioni, a volte inaspettate. L’atmosfera è creata ad hoc, con giochi di luce soffusa, fumo e musica dai ritmi incalzanti.

Lo spettacolo si apre in maniera ufficiale quando il narratore Gianni Garko conduce lo spettatore attraverso un breve excursus sulla paura e le motivazioni per le quali proviamo questa forte sensazione. La sua spiegazione è supportata da immagini e filmati d’epoca.

“Perché a volte decidiamo di provare paura? Al parco giochi, al cinema e anche qui a teatro?… perché sappiamo di poter provare una forte emozione, di scatenare l’adrenalina, ma senza un pericolo reale”.

Tre storie : La Babysitter, la pensione, la collezione, analizzano alcune delle paure più temute.

I silenzi , i respiri, le pause, gestite dai bravissimi attori, creano la giusta suspense nello spettatore che sobbalza dalla poltrona ad ogni minimo rumore improvviso.

Il narratore, coadiuvato da effetti speciali e attraverso un sapiente uso del linguaggio scenico ( tono, volume, vibrazioni della voce) spiazza e sorprende e destabilizza il pubblico suggerendo terrore psicologico, fino ad immergerlo in un grande e spaventoso momento teatrale….tutto da scoprire.

Un esperimento teatrale ben riuscito, il pubblico esce dalla sala piacevolmente colpito e divertito.

Non aver paura…è solo uno spettacolo

al Teatro Ghione dal 20 Aprile al 14 Maggi

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

 

Visto per Voi – Uno Nessuno Centomila

Uno strepitoso Enrico Lo Verso, è il protagonista di ‘Uno Nessuno Centomila’, con la regia di Alessandra Pizzi, al teatro Sala Umberto  dal 20 al 30 Aprile.

Il testo di Pirandello  grazie all’adattamento di Alessandra Pizzi, anche regista, diventa racconto ad una voce. Enrico Lo Verso indossa i panni ed i dubbi di Vitangelo Moscarda, detto Gegè.
Tutto nasce da un pretesto, da un’osservazione banale che viene dall’esterno: una critica al proprio naso. Il dettaglio fisico, di per sé insignificante, acquisisce invece un significato unico ed eccezionale intorno a cui dipanare i dubbi di un’esistenza.
” Non possiamo pretendere di vederci come ci vedono gli altri”, un’affermazione ricorrente nel testo, da cui parte il tentativo di cercarsi, di trovare il proprio se.
Abbandonare i ‘centomila’, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo da pagare, pur di godere della vita.
 Un bellissimo omaggio a Luigi Pirandello, in occasione del 150esimo anniversario della sua nascita.
Enrico Lo Verso affascina il pubblico con la sua presenza in scena. Il racconto profuma di Sicilia , grazie anche alla musicalità delle inflessioni tipicamente della terra tanto cara all’autore del testo.
Enrico Lo Verso con la sua interpretazione ‘pulita’, sincera, sottolinea l’attualità di un messaggio universale, la ricerca della propria essenza, il desiderio di uscire dagli schemi imposti, dalle omologazioni; la voglia di assaporare la vita autentica, la paura di essere soli, folli, e la scoperta infine della propria unicità.
Particolarmente toccante ed emozionante il finale, in cui Enrico recita con una voce sovrapposta alla sua, durante il quale, alle sue spalle appaiono immagini di parole sovrapposte anche esse.. e le ultime battute:
” Sono figlio del caos”.
Uno Nessuno Centomila
teatro Sala Umberto dal 20 al 30 Aprile
con Enrico Lo Verso
regia di Alessandra Pizzi

https://youtu.be/4lIEya9Ql

Visto per Voi – Jesus Christ SuperStar

Intramontabile, inarrestabile, coinvolgente.

Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, torna a Roma, al Teatro Sistina, dal 12 al 23 Aprile con il fantastico Ted Neeley, l’adattamento e la regia sono di Massimo Romeo Piparo.

Il Musical per il quale il tempo non passa, è l’opera rock più travolgente in assoluto, rinnova ad ogni rappresentazione la propria meritatissima fama, coinvolgendo ed entusiasmando il pubblico di ogni età.

Lo spettacolo si ispira alle vicende dell’ultima settimana della vita di Gesù (ingresso a Gerusalemme, il tradimento di Giuda, il processo, la condanna a morte e la crocifissione) dalla prospettiva di Giuda e dando risalto al conflitto umano tra lui e Gesù.

Nei panni di Gesù sempre il mitico e inarrestabile Ted Neeley, che già nello storico film di Norman Jewison del 1973 diede un’ impronta indelebile al suo personaggio: Ted ha sempre un forte carisma, e la sua voce è sempre potente e suadente. L’attore nella scena di Gesù al Getsemani, incanta totalmente il pubblico con il suo assolo da brividi.

Con lui un cast eccellente composto da professionisti di enorme talento, infatti riescono a trasmettere con ogni gesto, con ogni nota una carica di energia entusiasmante.

Feysal Bonciani è un tormentato Giuda, Paride Acacia e Francesco Mastroianni sono Hannas e Caifa, Simona Di Stefano è Maddalena che trasmette perfettamente l’emotività del personaggio. Un cast pazzesco che dona tutto quello che può senza risparmiarsi mai.

Contribuisce al successo di questa nuova edizione un’imponente e spettacolare l’allestimento, a partire dalla strepitosa orchestra che è parte integrante della scena, diretta dal Maestro Emanuele Friello, le bellissime scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso, colonne, scale, impalcature, pedane a scomparsa, vengono sfruttate al massimo per dare l’idea del movimento e dello spazio.

Jesus Christ Superstar è uno spettacolo unico. E’ impressionante come dopo tanto tempo, tante repliche, dopo 21 anni, arrivi ancora sempre così diretto, forte ed intenso. Ammirare Ted Neeley ancora sul palco a 73 anni è un privilegio. Meritati alla fine dello spettacolo 10 minuti di appalusi con “standing ovation”.

Uno spettacolo che non va perso assolutamente, ogni volta è sempre un’emozione unica e diversa.

Jesus Christ SuperStar

Al teatro Sistina

Dal 12 al 23 aprile

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – La parrucchiera

Stefano Incerti si trova alla regia del suo ottavo lungometraggio. La parrucchiera è un racconto molto semplice, che prende spunto da una storia vera.

Rosa è una parrucchiera che lavora da anni nel negozio di Patrizia e Lello. Quest’ultimo mostra un attaccamento morboso alla donna e tenta di farle violenza. Rosa esasperata, decide di lasciare il lavoro.

Rosa, ragazza madre, con il sostegno delle sue amiche e della sua “fiamma” Salvatore, decide di aprire         un’ attività tutta sua. Osteggiata dalla sua vecchia amica e dal suo pupillo Kevin, un’ex bambino prodigio, indebitata con un’usuraia e senza speranza, decide di offrire alle sue clienti il taglio di capelli gratis contro la crisi. Questa operazione attirerà l’interesse di una televisione locale. Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio…tutto cambia.

Incerti si trova alla regia del suo ottavo lungometraggio.

In primo piano il film racconta la forza delle donne e la loro tenacia nel rialzarsi e combattere, innanzi alle problematiche di una città che sembra essere ancor di più, in questo film, quella cantata da Pino Daniele, la Napoli dai mille colori e dalle mille paure.

Tre donne, una transessuale, dal carattere molto diverso, pronte a rimboccarsi le maniche e a riprendere in mano la propria vita.

Un film ricco di colori, di musica, di folclore tipico napoletano e sfugge ad ogni incasellamento di genere.

All’uscita della sala un punto su cui riflettere: in un mondo pieno di contraddizioni e difficoltà, l’unica chiave per dare colore alla vita, è la collaborazione, l’accoglienza, un sorriso come quello di Rosa, provando così a cambiare lo stato delle cose.

Un cast ricco quello della parrucchiera:

Pina Turco, Cristina Donadio, Lucianna Falco, Stefania Zambrano, Massimiliano Gallo, Tony Tammaro.

Costumi e fotografia degne di nota.

La parrucchiera dal 6 Aprile al cinema.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

Visto per Voi – Il Permesso – 48 ore fuori

Quattro detenuti del carcere di Civitavecchia, ottengono un permesso di 48 ore, tempo breve per chi fuori deve sistemare una vita di errori. Le 48 ore sono dense di avvenimenti e pericoli, durante le quali si consumano, vendette, si fanno bilanci, si cerca il riscatto, si cercano i sogni perduti, si insegue una speranza.

Il permesso – 48 ore fuori, film scritto con Giancarlo De Cataldo anche autore del soggetto, e Roberto Jannone, diretto ed interpretato da Claudio Amendola.

Le quattro vite dei personaggi sono diverse per età, estrazione sociale,  e per il loro passato.

Donato, Luca Argentero, un pugile sconfitto dalla vita, carattere oscuro e violento. Dedica le sue 48 ore alla ricerca della moglie, costretta a prostituirsi, da uomini che facevano parte del suo giro prima che lui finisse in galera, ma si troverà a doverla vendicare.

Claudio Amendola è Luigi, un uomo stanco, provato, che vorrebbe godersi il suo permesso di due giorni come un pensionato qualunque, ma si trova costretto a tirare fuori dai guai il figlio ventenne (Simone Liberati).

Valentina Bellè è Rossana, ragazza dell’alta borghesia finita in prigione dopo essere stata trovata in possesso di dieci chili di cocaina, viziata, fragile e ribelle, ha un rapporto conflittuale con la madre. Con la sua storia si intreccia quella di Angelo,

Giacomo Ferrara, giovane arrestato dopo una rapina ad un benzinaio. In prigione si sta specializzando in “giardinaggio” e, scontata la pena, vorrebbe aprire una cooperativa, con i suoi amici, i quali invece gli propongono una nuova rapina. L’incontro fra Rossana e Angelo, sarà risolutivo per entrambi.

Claudio Amendola per la seconda volta dietro la macchina da presa, racconta le vite dei quattro personaggi che seppur molto diverse tra loro, sono unite da un unico filo conduttore: L’amore.

Bellè e Ferrara, ci regalano la freschezza della loro giovane età, e la consapevolezza di poter ancora amare, anche se la loro estrazione sociale è differente.

Amendola è sempre una sicurezza sullo schermo, la sua professionalità è quella che siamo abituati a vedere da sempre ed è quella che apprezziamo e ci aspettiamo. Luca Argentero in questo film non ha molte battute, ma ciò che parla di lui e della sua storia è il suo corpo pieno di cicatrici,  i suoi muscoli tesi, il suo sguardo, triste, malinconico. In questo ruolo Argentero è una sorprendente scoperta, si allontana totalmente dall’ Argentero che siamo abituati a vedere, sorridente, pulito, e porta sullo schermo un uomo incazzato ed innamorato della propria donna con la quale ha vissuto l’unico momento di felicità.

Un film fatto con passione, con dedizione, con lealtà. Un film per il quale ci piace andare al cinema.

Il Permesso   – 48 ore fuori dal 30 Marzo al cinema.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio