Visto per Voi – Non aver paura…è solo uno spettacolo

Un’inquietante Gianni Garko è al  Teatro Ghione dal 20 Aprile al 14 Maggio  in scena con  ” Non aver paura…è solo uno spettacolo”.

Lo spettacolo scritto da Eduardo Aldan, la versione italiana è di Franco Ferrini, diretta da Ricard Reguant.

Un viaggio attraverso le nostre paure infantili, un viaggio nel terrore. L’obiettivo del regista è quello di creare una sensazione di inquietudine e paura nello spettatore, in un luogo dove generalmente si sente al sicuro, il teatro. Un nuovo esperimento artistico, che appassiona il pubblico italiano.

Tutto parte dal 1915. Si narra che per cause ignote scoppiò un incendio in via delle fornaci, (attuale sede del teatro Ghione), che distrusse completamente il teatro. Il pubblico che era all’interno riuscì a mettersi in salvo, ma persero la vita 23 persone compresi  due membri della compagnia che si esibiva quella sera, i cui corpi non furono mai più ritrovati. Da allora questo teatro è avvolto da un incredibile mistero.

Lo spettatore entrato in sala è già parte dello spettacolo. Ad accoglierlo assistenti che indossano divise e maschere antigas, interagiscono con il pubblico con fare inquietante, e causano reazioni, a volte inaspettate. L’atmosfera è creata ad hoc, con giochi di luce soffusa, fumo e musica dai ritmi incalzanti.

Lo spettacolo si apre in maniera ufficiale quando il narratore Gianni Garko conduce lo spettatore attraverso un breve excursus sulla paura e le motivazioni per le quali proviamo questa forte sensazione. La sua spiegazione è supportata da immagini e filmati d’epoca.

“Perché a volte decidiamo di provare paura? Al parco giochi, al cinema e anche qui a teatro?… perché sappiamo di poter provare una forte emozione, di scatenare l’adrenalina, ma senza un pericolo reale”.

Tre storie : La Babysitter, la pensione, la collezione, analizzano alcune delle paure più temute.

I silenzi , i respiri, le pause, gestite dai bravissimi attori, creano la giusta suspense nello spettatore che sobbalza dalla poltrona ad ogni minimo rumore improvviso.

Il narratore, coadiuvato da effetti speciali e attraverso un sapiente uso del linguaggio scenico ( tono, volume, vibrazioni della voce) spiazza e sorprende e destabilizza il pubblico suggerendo terrore psicologico, fino ad immergerlo in un grande e spaventoso momento teatrale….tutto da scoprire.

Un esperimento teatrale ben riuscito, il pubblico esce dalla sala piacevolmente colpito e divertito.

Non aver paura…è solo uno spettacolo

al Teatro Ghione dal 20 Aprile al 14 Maggi

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

 

Visto per Voi – La tenerezza

Il regista Gianni Amelio, ritorna al Cinema con “La tenerezza”, in sala dal 24 Aprile.

Lorenzo ( Renato Carpentieri) è un anziano avvocato appena sopravvissuto ad un infarto. Vive da solo a Napoli in una bella casa del centro, da quando la moglie è morta e i due figli adulti, Elena e Saverio, si sono allontanati, o sono stati allontanati. Al suo rientro dall’ospedale, Lorenzo trova sulle scale davanti alla propria porta Michela ( Micaela Ramazzotti), una giovane donna solare e sorridente di Ostia, che si è chiusa fuori casa, a cui l’avvocato dà il modo di rientrare dal cortile sul retro che i due appartamenti condividono. Quella condivisione degli spazi è destinata a non finire: Michela e la sua famiglia – il marito Fabio (Elio Germano) ingegnere del Nord Italia, e i figli Bianca e Davide – entreranno nella vita dell’avvocato travolgendolo.Un evento inaspettato però, rivoluzionerà quell’ armonia, e se ne ritroverà un’altra persa da tempo.

Il Film di Gianni Amelio è tratto dal romanzo di Lorenzo Marone ” La tentazione di essere felici”.

La storia dei suoi personaggi viene raccontata un po’ alla volta, con discrezione.

Il Film arriva allo stomaco con tutto il suo dolore, dolore che viene raccontato con i silenzi, con gli sguardi intensi, con lo stato d’animo di un padre, di un nonno, pieno di rimorsi. Il racconto va avanti, e nel mezzo ci sono scoperte, sentimenti contrastanti, vecchie storie mai cancellate dal tempo, incomprensioni familiari, allontanamenti e piccoli teneri gesti che vanno al di là del legame di sangue.

La tenerezza può esistere anche in un unico solo gesto.

“La felicità non è una meta da raggiungere, ma è una casa a cui tornare”.

La tenerezza di Gianni Amelio

dal 24 Aprile al cinema

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

Visto per Voi – Spaccanapoli Times

Un convincente Ruggero Cappuccio è in scena al teatro Eliseo dal 18 Aprile al 7 Maggio con Spaccanapoli Times.

 

Al centro della storia, Giuseppe Acquaviva (Ruggero Cappuccio, anche regista della pièce) scrittore che vive fra i binari 8/9 della stazione centrale di Napoli, pubblica opere in assoluto anonimato, comunicando i suoi pensieri ad uno sconosciuto al telefono, per un motivo oscuro.

Giuseppe convoca nell’appartamento d’infanzia i suoi tre fratelli, Romualdo Acquaviva (Giovanni Esposito), pittore che distrugge i suoi quadri e percepisce le persone soltanto donando loro un colore, Gabriella Acquaviva (Gea Martire) fantastica visionaria che sogna l’amore, Gennara Acquaviva (Marina Sorrenti) parla con i defunti.

La scena si apre e si svolge nella vecchia casa di famiglia, abbandonata da tempo, all’interno del quale spiccano le pareti composte da migliaia di bottiglie di acqua ormai vuote.  L’arrivo dei quattro fratelli è scandito dalla musica proveniente da un vecchio grammofono. I quattro fratelli innescano un excursus di ricordi, riti d’infanzia e paragoni con l’epoca moderna in cui si sentono persi, excursus che è motivo di momenti follemente comici.

Il motivo della convocazione da parte di Giuseppe ai fratelli, rimane oscuro per gran parte della messa in  scena, durante il quale lo stesso comunica che sono tutti in pericolo:

” Siamo in guerra, siamo sempre al fronte”.

Una guerra invisibile e mortale incombe sul pianeta, fatta di modernità, tecnologia, telefonini, computer, parabole, telecomandi, antifurti, codici segreti.

“Mio nonno era più moderno, usciva portandosi dietro solo le chiavi di casa ora invece…”

La messa in scena continua con l’attesa febbrile di una visita che svelerà la convocazione degli Acquaviva nella casa natia.

In scena, il tempo che passa, ha un’importanza particolare… la battuta ricorrente è: “Che ore sono?”

Uno spettacolo che scorre fluido, ricco di momenti comici ed esilaranti.  Quattro fratelli inadatti a vivere in questa epoca, dove tutto corre e travolge e considerati pazzi perché non vogliono vivere come gli altri.

I costumi di Carlo Poggioli richiamano l’attenzione del pubblico, vivaci, colorati, evidenziano ancor di più le peculiarità caratteriali dei personaggi in scena.

Un cast composto da meravigliosi attori. Spicca l’innata comicità di Giovanni Esposito, che nella seconda parte dello spettacolo conquista il pubblico prendendo pienamente possesso della scena, regalando momenti di ilarità impagabili.

 

” Mostratemi un uomo sano di mente e lo curerò per Voi”.

Carl Gustav Jung, una delle tante citazioni inserite da Ruggero Cappuccio e che lascia il segno e spunto di riflessione.

 

Spaccanapoli Times

al teatro Eliseo dal 18 Aprile al 7 Maggio

 

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Giovanni Esposito

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Visto per Voi – Uno Nessuno Centomila

Uno strepitoso Enrico Lo Verso, è il protagonista di ‘Uno Nessuno Centomila’, con la regia di Alessandra Pizzi, al teatro Sala Umberto  dal 20 al 30 Aprile.

Il testo di Pirandello  grazie all’adattamento di Alessandra Pizzi, anche regista, diventa racconto ad una voce. Enrico Lo Verso indossa i panni ed i dubbi di Vitangelo Moscarda, detto Gegè.
Tutto nasce da un pretesto, da un’osservazione banale che viene dall’esterno: una critica al proprio naso. Il dettaglio fisico, di per sé insignificante, acquisisce invece un significato unico ed eccezionale intorno a cui dipanare i dubbi di un’esistenza.
” Non possiamo pretendere di vederci come ci vedono gli altri”, un’affermazione ricorrente nel testo, da cui parte il tentativo di cercarsi, di trovare il proprio se.
Abbandonare i ‘centomila’, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo da pagare, pur di godere della vita.
 Un bellissimo omaggio a Luigi Pirandello, in occasione del 150esimo anniversario della sua nascita.
Enrico Lo Verso affascina il pubblico con la sua presenza in scena. Il racconto profuma di Sicilia , grazie anche alla musicalità delle inflessioni tipicamente della terra tanto cara all’autore del testo.
Enrico Lo Verso con la sua interpretazione ‘pulita’, sincera, sottolinea l’attualità di un messaggio universale, la ricerca della propria essenza, il desiderio di uscire dagli schemi imposti, dalle omologazioni; la voglia di assaporare la vita autentica, la paura di essere soli, folli, e la scoperta infine della propria unicità.
Particolarmente toccante ed emozionante il finale, in cui Enrico recita con una voce sovrapposta alla sua, durante il quale, alle sue spalle appaiono immagini di parole sovrapposte anche esse.. e le ultime battute:
” Sono figlio del caos”.
Uno Nessuno Centomila
teatro Sala Umberto dal 20 al 30 Aprile
con Enrico Lo Verso
regia di Alessandra Pizzi

https://youtu.be/4lIEya9Ql

Visto per Voi – Piccoli crimini coniugali

Un film  che è puro teatro portato al cinema. Due soli perfetti  interpreti Sergio Castellitto e Margherita Buy.

Piccoli crimini coniugali, è un film di Alex Infascelli, tratto dal libro omonimo di Eric- Emmanuel Schmitt.

La storia vede i due protagonisti rientrare dall’ospedale, poiché il marito ( Sergio Castellitto) ha avuto un’incidente che gli ha fatto perdere momentaneamente la memoria, non ricorda nulla o meglio lui dice di non ricordare nulla. La moglie cerca di interrogarlo, cercando di capire quali siano i suoi ricordi, a volte gestendo lei stessa i ricordi, proponendone una versione diversa…

Sotto la superficie delle parole pronunciate dai due protagonisti si nascondono altre parole: verità mascherate da bugie mascherate da verità. Viene esposta al pubblico l’anatomia di una coppia fatta da: piccoli ricatti, gli egoismi, le paure, la diffidenza, ego.

Un film basato sulla forza e la complicità di una coppia di professionisti che mai stata più adatta.  Scintille ed esplosioni di sensazioni, che stimolano discussioni e riflessioni sulla coppia.

Piccoli Crimini coniugali da Aprile al cinema

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – …Manco fossi Laura Chiatti

 Danila Stalteri è in scena con “…Manco fossi Laura Chiatti…”

dal 20 al 22 Aprile al teatro Ambra della Garbatella.

 Uno spettacolo scritto e diretto da Danila Stalteri, con la collaborazione di Gioia Vicari.

 Applausi e sorrisi riflessivi, per la prima di “… Manco fossi Laura Chiatti”. Danila Stalteri si esibisce con maestria nel racconto di una storia originale: quella della sua vita.

Racconta infatti, in questo spettacolo, ciò che un’attrice deve affrontare per la scalata al successo nel mondo dello spettacolo. Con ironia ed un pizzico di sarcasmo svela al suo pubblico i retroscena, le maschere e tutte le difficoltà di chi vuole dedicarsi alla propria passione ma deve superare avversità di ogni tipo. Il tutto condito da un pizzico di follia e autoironia in modo da rendere più frizzante e leggero lo spettacolo.

Con Danila in scena-  Massimo Corvo –  Lucia Batassa.

Uno spettacolo godibile, uno spaccato di vita reale, che lascia allo spettatore molti spunti di riflessione e tanti sorrisi.

“Manco fossi Laura Chiatti”

https://youtu.be/WFegEdA-tlM

In scena fino al 23 Aprile al Teatro Ambra della Garbatella.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

Visto per Voi – Jesus Christ SuperStar

Intramontabile, inarrestabile, coinvolgente.

Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, torna a Roma, al Teatro Sistina, dal 12 al 23 Aprile con il fantastico Ted Neeley, l’adattamento e la regia sono di Massimo Romeo Piparo.

Il Musical per il quale il tempo non passa, è l’opera rock più travolgente in assoluto, rinnova ad ogni rappresentazione la propria meritatissima fama, coinvolgendo ed entusiasmando il pubblico di ogni età.

Lo spettacolo si ispira alle vicende dell’ultima settimana della vita di Gesù (ingresso a Gerusalemme, il tradimento di Giuda, il processo, la condanna a morte e la crocifissione) dalla prospettiva di Giuda e dando risalto al conflitto umano tra lui e Gesù.

Nei panni di Gesù sempre il mitico e inarrestabile Ted Neeley, che già nello storico film di Norman Jewison del 1973 diede un’ impronta indelebile al suo personaggio: Ted ha sempre un forte carisma, e la sua voce è sempre potente e suadente. L’attore nella scena di Gesù al Getsemani, incanta totalmente il pubblico con il suo assolo da brividi.

Con lui un cast eccellente composto da professionisti di enorme talento, infatti riescono a trasmettere con ogni gesto, con ogni nota una carica di energia entusiasmante.

Feysal Bonciani è un tormentato Giuda, Paride Acacia e Francesco Mastroianni sono Hannas e Caifa, Simona Di Stefano è Maddalena che trasmette perfettamente l’emotività del personaggio. Un cast pazzesco che dona tutto quello che può senza risparmiarsi mai.

Contribuisce al successo di questa nuova edizione un’imponente e spettacolare l’allestimento, a partire dalla strepitosa orchestra che è parte integrante della scena, diretta dal Maestro Emanuele Friello, le bellissime scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso, colonne, scale, impalcature, pedane a scomparsa, vengono sfruttate al massimo per dare l’idea del movimento e dello spazio.

Jesus Christ Superstar è uno spettacolo unico. E’ impressionante come dopo tanto tempo, tante repliche, dopo 21 anni, arrivi ancora sempre così diretto, forte ed intenso. Ammirare Ted Neeley ancora sul palco a 73 anni è un privilegio. Meritati alla fine dello spettacolo 10 minuti di appalusi con “standing ovation”.

Uno spettacolo che non va perso assolutamente, ogni volta è sempre un’emozione unica e diversa.

Jesus Christ SuperStar

Al teatro Sistina

Dal 12 al 23 aprile

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – Mamma…zzoo e ritorno

Al teatro sette è in scena Federica Cifola con “Mamma…zooo e ritorno”.
Dopo aver atteso oltre venti minuti dall’orario di inizio, (ma si sa in Italia abbiamo i nostri tempi lenti) e aver notato con piacere, che nonostante la partita di Champions League , il teatro fosse strapieno, il sipario si apre e il tempo atteso passa in secondo piano.
La Cifola coinvolge immediatamente tutto il pubblico ed inizia il suo excursus di madre.
Lo scorso anno in ” Mamma…zzo” aveva raccontato di quanto fosse bello essere mamma a 40 anni, ammettendo però di subire il peso dell’età.
In ” Mamma..zzoo e ritorno” ci racconta quanto è difficile crescere i propri figli. Dal peso della pancia al peso delle responsabilità.
“Una volta che li hai fatti te li devi tenere mica puoi lasciarli fuori ad un convento come si faceva una volta, anche perché non ci sono più i bei vecchi conventi”
Una madre a 40 anni è più sensibile, piange per qualsiasi cosa, preoccupata, ossessiva nel controllare anche gli ingredienti sui prodotti al supermercato, per scovare il nemico numero uno per la salute di suo figlio.. ” L’olio di palma”.
Inevitabilmente ci si ritrova con madre e figlio, due  generazioni a confronto.
Passato e futuro.
Videoregistratore ed Ipad.
Cabina telefonica e smartphone.
Cifola racconta con magistrale ironia, le mamme che elogiano il proprio bambino come se facesse cose al di fuori del normale.
” vi comunico che tutti i bambini a 3 anni cantano e ballano, non sono dei geni”.
Lo spettacolo scorre fluido. Tra applausi e risate del pubblico ( soprattutto mamme che annuiscono alla narrazione di alcuni aneddoti).
La Cifola è supportata da filmati di ” Pubblicità Progresso” in cui la mamma di Giacomo, la mamma di Cecilia, la mamma di Lorenzo, in un gruppo di sostegno cercano di superare la loro ossessione, per la chat delle mamme, la chat per il regalo alle maestre, la preoccupazione di sapere cosa il bambino abbia mangiato a mensa…
In questo spettacolo si ride tanto perché si mettono a fuoco, in modo benevolo, le piccole fobie, e le manicali assurdità di un genitore.
La Cifola nel finale, chiede di temporeggiare per non rientrare a casa dove l’attendono le figlie con mille domande, e quindi ci delizia con qualche considerazione sul ruolo del papà, goffo e spassoso.
Insomma un testo ed una performance assolutamente godibili per 1 ora e mezza, di puro e sano divertimento.
Federica Cifola fino al 13 Aprile al Teatro sette.
The Sun’s Smile
Raffaela Anastasio

Visto per Voi – Short Lab

Giunto alla seconda edizione, Short Lab  è, (ideato da Massimiliano Bruno, insieme a Gianni Corsi, Daniele Coscarella e Susan El Sawi), la rassegna teatrale che ha messo in scena, dal 14 Marzo, ogni sera 7 spettacoli diversi acquistando un unico biglietto, al Cometa Off, tempio del teatro off romano.Sono stati proposti oltre 60 spettacoli di compagnie provenienti da tutta Italia, giovani talenti appassionati, pronti a sfidarsi a suon di battute, espressioni ed emozioni. Una vetrina prestigiosa per attori o aspiranti tali.

Il pubblico è giudice diretto, insieme alla giuria “ tecnica” formata dai professionisti del settore, lo scorso anno, per la prima edizione, in giuria erano presenti nomi come Genovese, Cortellesi, Papaleo…

The Sun’s Smile ha chiesto al “papà” di questa manifestazione Massimiliano Bruno come è nata  questa idea:

“L’idea nasce dai miei laboratori teatrali che faccio dal 2000. Sentivo l’esigenza di creare qualcosa con i ragazzi che negli anni erano diventati sempre di più. Avevo utilizzato molti di loro al teatro e in molti ruoli al cinema e adesso volevamo sperimentare mettendo in scena i lavori pensati all’interno del laboratorio. Così due anni fa abbiamo fatto una rassegna che si intitolava ET – esperimenti teatrali dove abbiamo proposto molti spettacoli già finiti. L’anno scorso poi è venuta l’idea di proporre monologhi brevi e corti teatrali che potessero coinvolgere solo e soltando coloro che avessero partecipato negli anni scorsi ai miei laboratori. E’ stato un grande successo. Giuseppe Ragone vinse la sezione monologhi ed io l’ho poi scelto per interpretare un co-protagonista nel mio ultimo film Beata Ignoranza. Nella sezione corti vinsero Micol Pavoncello e Sahar Guandalini con un pezzo molto divertente. Quest’anno ho sentito l’esigenza di allargare l’esperienza a tutte le compagnie italiane per far confrontare i ragazzi tra di loro e farli mescolare con professionisti già affermati nel settore. Qualitativamente la rassegna è decollata e ha proposte forme diverse di teatro. E’ stato bellissimo. Questo progetto è basato sulle nostre forze, senza l’aiuto di nessuno. Produciamo tutto da soli e diamo un premio in denaro ai vincitori, per amore di dare una possibilità agli artisti di talento e ce ne sono a bizzeffe. Spero di poter continuare questa rassegna per sempre”.

Anche gli amanti del teatro come me, si augurano che questa manifestazione duri e cresca nel tempo, poiché, assistendo agli spettacoli in gara, si respira tutta la passione dei protagonisti in scena e non solo, anche tra il pubblico si avvertono delle vibrazioni positive e tanto entusiasmo, e ad onore del vero quelle sensazioni, tutte, valgono il prezzo del biglietto.

 

Il 6 Aprile si sono tenute le semifinali, ed ecco i finalisti:

” Specifiche Competenze” – un progetto di Adriano Bennicelli con Giancarlo Porcari.

“Risonanze magnetiche” un progetto di e con Cristina Chinaglia.

a pari merito

” Barelle” un progetto di e con Vittoria Faro e “Harriet” un progetto di e con Erika Grillo.

 Al vincitore della categoria ” Monologo” andrà un premio in denaro di 500 euro.

Al vincitore della categoria “Corto” andrà un premio in denaro di euro 2000

Le finali dello Short Lab si terranno nei giorni 8 e 9 aprile al Teatro Cometa off.

E allora in bocca al lupo ai finalisti o meglio “ Merda merda merda”!

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

Visto per Voi – L’isola degli schiavi”

Ferdinando Ceriani porta in scena al teatro Piccolo Eliseo “L’isola degli schiavi“, una commedia scritta nel 1725 da Pierre de Marivaux.

Ificrate ed il suo servo, Eufrosine e la sua serva, naufragano su un’isola in cui i servi vivono liberi e scambiano il loro posto con quello dei padroni ed i padroni sperimentano quali mali si soffrono in schiavitù.Il Governatore dell’isola, Trivellino, guida i quattro superstiti all’esplorazione del loro animo, dei loro sentimenti. Fino a quando i quattro non arrivano, alla piena consapevolezza dei loro errori.

Stefano Fresi è il conte Ificrate , con Giovanni Anzaldo,  suo servo (Arlecchino) recentemente apprezzato nel film di Veronesi “Non è un paese per giovani”, Ippolita Baldini (Eufrosine) Carla Ferraro (serva Cleante) e Carlo Ragone ( Governatore – Trivellino).

Ificrate è un uomo pomposo, egocentrico, impiega il suo tempo a corteggiare le nobili donne e a trattare malissimo il suo servitore Papele. Ma a causa degli eventi si trova a dover ascoltare per la prima volta il suo schiavo, grazie al quale comprenderà i suoi errori, ne apprezzerà la bontà d’animo, riscoprendo una vera amicizia.

Una commedia che potrebbe essere ambientata ai giorni nostri, nei rapporti tra datore di lavoro ed operario, Manager ed impiegato. Lo scambio di ruoli, renderebbe palesi gli errori, il confronto porterebbe ad un miglioramento.

Stefano Fresi, oltre ad essere attore è anche autore delle musiche dello spettacolo.

La regia di Ceriani  risulta godibile e piacevole, supportata dalla padronanza scenica di un cast notevole.

 

L’Isola degli Schiavi

in scena al teatro Piccolo Eliseo fino al 9 aprile.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio