La gioia della vacanza in 500
Oggi un mio amico mi ha scritto dicendomi:
“Vedendo il tuo blog di racconti-ricordi comuni a tanti di noi, sentivo il
bisogno di raccontarne uno mio legato ai veri piaceri del passato, gli
unici che resteranno – dentro di noi – per sempre…Sergio”.
“La gioia della vacanza in 500…”
Andando nel Sud quest’anno ho visto tante macchine di quando ero
piccolo, di quando l’aria condizionata non esisteva e neanche le 4
porte spesso… di quando si usava la 500 per andare magari in
Calabria….Si viaggiava in 500 per 8 ore….quella macchinina oggi
diventata un mito da collezione anche per le star (Tom Hanks che ha
girato in Italia ha fatto foto vicino ad ogni Fiat che vedeva)…
Ora pensate una famiglia : mamma, papa’ e 3 figli tutti dentro quella
macchina ….l’estate durava almeno 2 mesi da fine giugno a poco prima
dell’inizio delle scuole a settembre…il diario lo avevi più o meno
scelto, i compiti c’erano sempre e spesso c’erano le materie per cui
eri rimandato da preparare….spesso a lezione da un parente tra i
tanti..
COLORI
Partivi a giugno bianco cadaverico e ritornavi che ti scambiavano per
un’immigrato che a quei tempi non sbarcavano…anzi chi aveva lavoro
se lo teneva stretto e lo tramandava ai figli…
PONTE
Una cosa non e’ cambiata in questi 40 anni nel Sud, anzi due: l’idea
di fare il Ponte sullo stretto (una leggenda metropolitana che
continuerà penso nei secoli) e la Salerno-Reggio Calabria....quando
iniziava quel percorso ti facevi il segno della croce o cercavi di
dormire proprio dal quel punto per qualche ora, perché non sapevi
quando saresti arrivato…ma ti fidavi di chi guidava…
PORTABAGAGLI
La cosa curiosa e’ che in quella 500, poi 127 oltre a portare 5
persone le famiglie avevano il portabagagli con valigie legate bene
che al ritorno aumentava di spazio grazie ai prodotti della terra che
si riportavano a casa….. fortunatamente….quanto erano buoni….
NO DISTRAZIONI
Ai tempi non c’erano frasi tipo “lascia il cellulare”, al massimo
stavi da in attesa del pranzo o della cena in un’altra parte della
casa a leggere un romanzo di fantascienza ..Asimov, Philip K. Dick o
ti appassionavi con romanzi di Edgar Allan Poe che ti prendevano tanto
mentre passava quell’aria tra una stanza all’altra e davanti avevi
una finestra che dava sulla strada ed in fondo il mare che amavi….
ORARI
Esistevano appuntamenti ben chiari dalle prime ore…una cosa che
sarebbe servita per il militare da grande quando si faceva.…
Sveglia mattutina, il “vengo dopo” non era previsto….preparazione
immediata per il mare con inevitabile e grossa “colazione”
mattutina…e preparazione della merenda da portare in spiaggia
(chiamala merenda)...i genitori dicono sempre vicino ai pasti “non
esagerare poi non mangi” i nonni sono sempre leader per il “ma non
mangi?”
ASTA
Arrivavi in spiaggia e piazzavi l’ombrellone….dove piazzarlo lo
decideva sempre la nonna e il nonno diciamo si adeguava…girl power
..sempre stato anche quando comandavano gli uomini….
Una volta piazzato l’ombrellone (dal nonno che era contento per aver
fatto qualcosa per la famiglia oltre ad averla educata con la nonna
sempre il carattere decisionale della famiglia) ci si buttava al mare:
quello delle nonne durava circa 45 secondi,
quello delle mamme 1 minuto e 45 secondo per poi ripiegare in discorsi
con i vicini di ombrellone o parenti…
quello di noi nipoti durava 3 ore, 59 minuti e 45 secondi per poi
mangiare qualcosina…diciamo “qualcosina”……con un pane che oggi
non lo dimentichi ….era tutto buono....anche quando andavi in
campagna e passavi la giornata a fare “i pomodori” io amavo mettere i
tappi….
TAPPI
Quei tappi di bottiglia con cui da piccoli giocavamo….creavano una
pista di terra con percorsi intervallati da “montarozzi” ovvero
piccoli pezzettini di terra da scavalcare per arrivare primi a colpi
di schicchere sui tappi…era strepitoso…durava tanto e giocavi con
tanti altri amici…
noi non eravamo una touch generation ..virtuale…quello che toccavamo
era reale e indimenticabile…anche se non avevamo la risposta su
google i problemi li abbiamo risolti con l’educazione e il modo di
relazionarci con gli altri….che spesso manca ai giovani di oggi che
sembrano orfani se non di smartphone…..
RITORNO
Ad una certa ora in spiaggia c’era il richiamo….si andava. a
riprendere la macchina… Che non era mai vicinissima….e poi non
esisteva l’aria condizionata…chi guidava andava per primo e apriva
il forno…ma non avevamo problemi,,, eravamo a mille per tutto quello
che avevamo, il sole, il cibo, la famiglia, il mare.la gioia di alzare
gli occhi e sorridere…..
Il numero di persone al ritorno in macchina aumentava sempre rispetto
l’andata, a volte per la strada incontravi anche persone di altre
famiglie amiche…..i carabinieri si sa sempre gentili con le famiglie
chiudevano un occhio anche se la vettura raggiungeva un numero vicino
ai guinnes dei primati…
STANIERO?
Per la strada di ritorno magari alle fermate dei bus per tornare
trovavi tante persone che conoscevi….alla fine nei paesi tutti sono
o credono di esser parenti il “di chi sei figlio” ritorna nelle nostre
teste quando per i paesi camminavi e volevano sapere se seri uno
straniero o no…e per straniero era sempre “un italiano anche se non
del posto…”.
CHE FAME
Arrivati dopo il mare la fame era mille ma le nonne si sa si portano
avanti col lavoro ed ecco che al ritorno vedevi la nonna con tutto già
pronto….ma come può essere? Spesso mentre si dormiva lei si
svegliava e preparava il sugo ….che consumavi con una scarpetta
indimenticabile..
MAI LASCIARE QUALCOSA
Ai tempi non esisteva solo il primo…..intanto si stava tutti a
tavola non esistevano altri posti dove mangiare, unica alternativa era
la tv che trasmetteva il telegiornale, unico momento in cui i nonni
riescono a decidere (vedere) qualcosa ma ai tempi non era show must go
on ….il vero show per i nonni era convivere tutti insieme….
E tornati dal mare eri pronto a mangiarti di tutto e dovevi
mangiartelo….secondo, contorno..frutta. e che frutta veramente a km
zero….
COPRIFUOCO
E a quel punto scattava la pennichella...inutile resistere perché il
mondo intorno a te si fermava, se provavi a metter il piede fuori casa
arrivavano gli sguardi di quei pochi con la sedia fuori che ti
guardavano tipo “ma non sai che e’ l’ora del copri..fuoco”?
MERENDA
Naturalmente ti svegliavi ed ecco la merenda pronta…. ….pane..o
frisella bagnate con acqua e saporite con olio, pomodori e sale…..
I PARENTI …
Si tornava di pomeriggio a volte al mare altre volte si facevano le
classiche visite ai parenti….ora calcolando che ai tempi le nostre
nonne avevano almeno 8 tra sorelle e fratelli…per vedere tutte le
sorelle delle nonne, i figli, i nipoti e pronipoti impiegavi tutta
l’estate, era un tour di parenti….e se provavi a dire
qualcos…partiva un “pare brutto”…..”zio o zia ci rimane male…dai
vatti a preparare su..”
La cosa era che non capivi neanche il grado di parentela…cugini di
cugini. Zii di zii.…mah ma non chiedevi….sarà per quello che
iniziavi ad odiare i matrimoni che diventavano una sorta di esame di
maturità dove indovinare chi fosse parente di chi…. Li iniziavi ad
incontrare decine di persone che fingevi di ricordarti chi
fossero….ma quello accade anche oggi...
Facevi la tua presenza dai parenti “stretti” stile riunione di
condominio…dove si iniziava con “quando sei arrivato” e con “allora
vediamoci…” (Un po’ come quando finisci una vacanza e poi non ti
rivedi più )
GELATO
Ecco che usciti dalla visita dei parenti scattava il gelato….e che
non te lo fai? Il nonno aveva la leadership per questo…amava andare
a prenderlo per i nipoti…ai tempi c’era il gelato con la pipa che
succhiava gelato….e tanti alti gelati belli…..i nonni giravano per
la villa noi ci godevamo il momento..correndo guardando…..
Non esistevano I cellulari ma I nonni hanno sempre avuto un orologio
mentale…alle 19 in punto si tornava dalla nonne che aveva già’
preparato la cena mentre i nonni erano a vedere il telegiornale…che
diceva sempre le stesse cose, il traffico …il caldo….la
politica….a parte gli attentati ai tempi di mafia che erano
frequenti (li ricordo tutti soprattutto Falcone e Borsellino sono
rimasti dentro di me) e lo sport che ai tempi era fatto di calciatori
quasi tutti italiani… con pochi campioni stranieri che ti ricordi
oggi Platini, Boniek…
PIAZZA
E dopo mangiato si tornava in piazza per le vasche solite su e
giù’…. Prima con I nonni,poi con amici…
Fino al giorno del Santo del paese normalmente il 16 agosto o giù di
li..e ascoltavi
concerti de i Ricchi e poveri, Morandi, Toto Cutugno…
le Proloco dei paesi a seconda dei fondi e delle offerte contattavano
e vedevano chi potesse cantare su quel palco con la piazza gremita di
persone che erano andate a lavorare al nord… i giovani che tornavano
con la macchina “sportiva” , ai tempi non c’erano i social e per farsi
vedere giovani tornavano nel paese con la macchina tipo con i fari
colorati e l’alettone…
E vivevi quel posto con grande amore….Più di due mesi che volavano….
Ibiza? Formentera? Madeche’
LA VERA CONDIVISIONE TERMINE ABUSATO
La vera gioia era quella di condividere (non sui social) una cosa
ormai persa oggi : la gioia di mangiare tutti insieme con i nonni e i
nipoti, in un tavolo dove notavi i dialoghi tra genero e suocera, tra
le nonne e le mamme…
E si tornava a dormire tutti nello stesso tetto per risvegliarsi per
vivere un altro giorno con tutti quanti, un giorno apparentemente
simile ma mai uguale e sempre indimenticabile.
S.F.
Don’t forget to smile
Raf
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