Presentazione Libri – Il successo non è un caso di Bernard Hiller – Come diventare un attore di successo di Sergio Fabi

E’ stata  presentata domenica 14 maggio 2017 alle 18.30 presso
Libreria Mondadori di Via Tuscolana, 771 in Roma la versione italiana
del rivoluzionario manuale ‘Il successo non è un caso’ di Bernard
Hiller, formatore dei migliori artisti di Hollywood e dei manager di
tutto il mondo.

Il prestigioso manuale fa parte della collana InteliBook dalla Inteli
Edizioni diretta da Donato Ciociola che ha editato anche un altro
manuale uscito in libreria e presentato contemporaneamente al libro di
Bernard Hiller  “Come diventare un attore di successo” di Sergio Fabi.

Ad Intervistare gli autori sono stati  Laura e Silvia Squizzato con
interventi dell’agente Giorgia Vitale.

“Il libro di Bernard Hiller – ha scritto Brett Ratner (Regista di
“X-men”) nella prefazione – vi aiuta a cambiare il modo in cui
guardate alla vostra carriera e alla vostra vita. Vi mostrerà come
raggiungere il vostro potenziale per avere successo e a vivere la vita
che avete sempre voluto. Hiller – dice Ratner- con il suo metodo
riesce ad individuare il blocco di un attore e ad aiutarlo a trovare
un percorso per realizzare il suo sogno d’ artista”. Le tecniche
insegnate di questo manuale rappresentano dunque elementi chiave molto
importanti nel creare un artista di successo.

Molti libri propongono una via temporanea verso il raggiungimento del
proprio sogno. Il senso di questo libro è quello di fornire un modo di
vivere, poiché, come dice l’autore “il successo non è un caso, il
successo è uno stile di vita”.

Il manuale di Sergio Fabi si avvale della prefazione di Michele
Placido e della postfazione di Carlo Verdone e contiene consigli di
molti attori come Alessandro Siani, Raoul Bova, Claudio Santamaria,
Valerio Mastandrea, Claudia Gerini, Francesca Neri ed altri 50 tra
registi, attori, produttori e casting.

Attraverso questi suggerimenti i ragazzi potranno conoscere il
percorso giusto per non fare passi falsi in un mondo fatto di tante
attese e poche certezze.


Finale gustoso per tutti gli ospiti intervenuti, in quanto hanno potuto provare
molte leccornie del Sud Italia :  dalla famosa “Zizzona” di Battipaglia
prodotta dal caseificio “La Fattoria” ad una selezione di prodotti
tipici cilentani della organizzazione di produttori Terra Orti.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Visto per Voi – Stomp

Puro talento dal 9 al 20 Maggio al Teatro Brancaccio sono in scena gli “Stomp”.

Un gruppo di giovani talenti con la faccia da impuniti, jeans sdruciti, canottiera e pesanti anfibi. Otto ragazzi tra cui solo due donne, con una propria personalità ed una propria forza scenica, lasciano il pubblico estasiato e divertito.

Non c’è trama, né ci sono parole, tutto è affidato al suono, al ritmo.

Lo show inizia da subito, rastrelli alla mano e basta poco per farli scatenare.

L’energia che riescono a trasmettere questi artisti è pazzesca.

Gli Stomp  con battiti dei piedi e delle mani, colpi e strofinii, ottengono suoni imprevedibili e ritmi coinvolgenti scanditi da acrobatiche coreografie. Sono ballerini, acrobati, percussionisti.

Oggetti comuni della realtà urbana come bidoni, coperchi, sacchetti di plastica e di carta, scope, accendini, sturalavandini, lamiere, lavelli di cucina, e quant’altro, nelle mani degli Stomp diventano strumenti per creare una vera sinfonia di suoni.

Il pubblico è estasiato, appalusi ad ogni cambio di luce. Uno spettacolo che risveglia i sensi, e riesce a stupire ad ogni percussione.

Uscendo dal teatro  l’entusiasmo è elevato e si torna a casa con una grande carica di energia, tanto da voler prendere due coperchi ed iniziare a provare a dare vita a quegli oggetti che fino a qualche ora prima erano soltanto dei semplici oggetti da cucina….e sentirsi un po’… Stomp.

https://teatrobrancaccio.it/stagione-2016-2017/stagione-teatrale-2016-2017/795-stomp-2016-2017.html

Stomp

al Teatro Brancaccio dal 9 al 20 Maggio

da non perdere.

 

 

 

 

 

La Sommelier consiglia…

Buongiorno cari amici,
questa settimana  Vi propongo un vino per il quale non occorrono molte parole.
Desidero che sia il vino a parlare per chi lo degusterà.
Siamo in Toscana, la casa vinicola è MELINI a 300 metri di altitudine sui colli del Chianti Classico lungo la strada che da Poggibonsi porta a Castellina.

Melini ha una lunga tradizione che risale all’anno di fondazione, il 1705, imperniata sulla valorizzazione e caratterizzazione del Chianti Classico.

Avrete capito di quale vino si tratta: Il Chianti.

Di colore rosso, fermo, vitigno Sangiovese, intenso, fruttato di medio corpo.
Nasce dalla riscoperta di un affascinante metodo tradizionale, basato sulla lenta rifermentazione del vino appena svinato con uve appassite in “fruttaio”.
Si abbina soprattutto alle carni rosse.

Il Chianti Governo all’uso Toscano potrebbe essere un ottimo regalo per coccolare la mamma nel giorno della sua festa.

Auguri  mamme!

Cheers!
Antonella

Perugia Love Film Festival 2017

Domenica 7 maggio si è conclusa la terza edizione del ” Perugia Love Film Festival”.
Il centro di Perugia è stato tappa del grande cinema. Attori, registi, autori, hanno attraversato e percorso le strade del centro storico apprezzandone la bellezza.
The Sun’s Smile ha incontrato il direttore del Festival, Daniele Corvi, classe ’85, uomo appassionato, sognatore, eclettico.
Perché e come nasce il Perugia Love Film Festival”?
Ho sempre avvertito che Perugia fosse un palcoscenico adatto per creare, per dare vita a qualcosa di bello e di originale, dopo gli eventi terribili dell’uccisione di Meredith, dopo che la città era stata etichettata come la “Capitale della droga”, il mio desiderio  ero quello di restituire a Perugia la sua “dignità”.
Allora mi sono fatto ispirare dal Bacio Perugina, quel meraviglioso cioccolatino simbolo dell’amore, ed ecco l’idea, riportare a Perugia l’amore in tutte le sue  forme, in tutte le sue sfaccettature. Perugia aveva bisogno solo di amore..
Nasce così 3 anni fa il “Perugia Love Film Festival”.
La terza edizione del Perugia Love Film Festival, è cinema di qualità, big del grande schermo, buoni sentimenti.
Molti i premiati: Roul Bova, Matteo Rovere, Elio Germano, Luca Manfredi, Elisabetta Pellini, Raffaella Covino, Max Nardari, Pietro Innocenzi.
Molte proiezioni dei film tra cui il pluripremiato ” Veloce come il vento” con Stefano Accorsi, e in  anteprima nazionale il film “In arte Nino”: biopic del grande attore Nino (all’anagrafe “Saturnino”) Manfredi, per la regia del figlio Luca.
Accanto a un grande Elio Germano è protagonista l’Umbria, con numerose location (Terni, la biblioteca di AST, trasformata in Aula Magna, Narni, Amelia, Avigliano, Carsulae), legate anche a una tournée umbra che vide Nino impegnato agli esordi della carriera.
Un festival ricco di amore e di passione, ciò che permette al direttore Daniele Corvi, di non fermarsi, di non mollare e di cercare di crescere sempre di più per imporsi sul tutto il territorio nazionale, perché l’amore è ovunque…
Direttore progetti per la prossima edizione?
Ci saranno tante novità , abbiamo già contattato artisti per il prossimo anno, in più con il supporto del sindaco ti anticipo che si sta pensando alla creazione di una Film Commission.
Ci piace pensare che l’amore sia il mattone base su cui creare, per cui non ci resta altro che aspettare la quarta edizione del Perugia  Love Film Festival, e intanto continuare a sognare….
The Sun’s Smile
Raffaela Anastasio
Elisabetta Pellini
Daniele Corvi                     Elio Germano

 

Visto per Voi -Volevo una cena romantica…e l’ho pagata io!

Un’ esplosiva Barbara Foria, è in scena al Teatro Sala Umberto, dal 2 al 14 Maggio, diretta da Claudio Insegno, con “Volevo una cena romantica…e l’ho pagata io!”

La bella partenopea, reduce dal grande successo di Colorado  con i suoi esilaranti monologhi e per la parodia di Scianel di Gomorra che ha spopolato sul web, voce femminile di RTL 102,5  è sicuramente un’artista a 360°. In questo esilarante spettacolo Barbara analizza il rapporto uomo‐donna, dal primo giorno di idillio amoroso, all’incontro con l’avvocato divorzista.

La scena si apre in un ristorante completamente vuoto “Lo Scoglione”, dove Barbara attende il suo primo appuntamento al buio, organizzato tramite social network, nello specifico Badoo.

“Badoo ti permette di scegliere tutte le caratteristiche fisiche e non, del tuo uomo ideale, lo puoi comporre come piace a te come la fiat panda”.

Nell’attesa si pone tanti interrogativi su come accogliere questo presunto spasimante che tarda ad arrivare.

L’artista attraverso gag esilaranti racconta come i tempi sono inevitabilmente cambiati. Un tempo si corteggiava l’amata con dei fiori, una scatola di cioccolatini, con tante attenzioni e gesti gentili:

“Ora ci si corteggia con le faccine con gli occhietti a cuore, a 40 anni…purtroppo anche a 50 anni, e lasciarsi è diventata una vera via crucis…cancella da facebook, blocca su WhatsApp”.

Barbara interagisce dal primo momento con il suo pubblico che ride dalla prima alla sua ultima battuta senza tregua. E’ vulcanica, come la sua terra di appartenenza, schietta, sincera, un pizzico irriverente, ma sempre elegante. I suoi tempi comici, le sue espressioni, i suoi sorrisi coinvolgenti, permettono al pubblico di trascorrere poco più di due ore ridendo a crepapelle, lasciando però spunti di riflessioni.

” Attendiamo l’amore…intanto felice di vivere”

Volevo una cena romantica… e l’ho pagata io!

al Teatro Sala Umberto

dal 2 al 14 Maggio

http://salaumberto.com/stagione/stagione-teatrale-2016-2017/679-volevo-una-cena-romantica-lho-pagata-io.html

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

Visto per Voi – Zadriskie Point

L’esilarante commedia “Zadriskie Point”, scritta, diretta ed interpretata da  Marco Zadra, supportato dalla musica dei “Lohren” è in scena al Teatro della Cometa dal 10 al 28 Maggio. Una pièce ricca di comicità, gag e personaggi improbabili.

 Zadriskie Point è il nome di un Jazz Café gestito da un artista ipocondriaco, Marco Zadra, che racconta con una formula vivace e colorata le tappe salienti del difficile percorso intrapreso da un attore brillante, affetto da gravi disturbi psicosomatici costretto a muoversi in un mondo difficile, quello dello spettacolo. In  preda alle allucinazioni  ed agli  attacchi  di  panico,  seguito  da  una  improbabile psicologa calabrese di cui è unico paziente, Marco Zadra dà vita ad uno sfogo tragicomico che racconta le terapie tentate, i lavori alternativi, la solitudine, di chi vuole intraprendere la carriera dell’attore.

Il sipario si apre accompagnato dalla musica dei Lohren, un gruppo formato da 5 giovani ragazzi, la voce di Giulia Lorenzoni incanta il pubblico.

Zadra riempie la scena, interagendo da subito con il pubblico, raccontando con piccoli esilaranti aneddoti di vita vissuta, le difficoltà di intraprendere la carriera dell’attore. Ma prima di poter realizzare il proprio sogno, Zadra lavora in altri settori: insegna in una scuola di sordomuti, insegna dizione ai dipendenti di Trenitalia…il tutto meravigliosamente raccontato con gag pazzesche ed esilaranti.  I monologhi sono disturbati spesso e volentieri da “allucinazioni”, hanno la forma di personaggi fantastici, (Superman, Mister Fantastic, Batman, Zorro e tanti altri), che sorprendono continuamente il pubblico che non trattiene gli applausi. Due ore di spettacolo durante le quali si ride quasi ininterrottamente, e in cui lo spettatore viene “colpito” dalle trovate geniali dell’autore.

Zadra in questo spettacolo dimostra la sua professionalità, la sua sensibilità, la sua poliedricità. Ci stupisce  con degli assoli al contrabasso, al pianoforte e non mancano virtuosismi canori. Uno spettacolo caratterizzato da uno stile leggero e da una comicità raffinata, con i quali  l’artista conquista i consensi e le simpatie di un pubblico letteralmente entusiasta.

Il cast:

con Antonella Salerno, Tiko Rossi Vairo, Christian Galizia, Gianluca Mandarini, Giulia Zadra, Josè De La Paz

voce Giulia Lorenzoni, sax Alexander Scotts, pianoforte Tobias Nicoletti, basso Jacopo Pisu, batteria Luca Zadra,

scene e costumi Francesca Misiti,

ZADRISKIE POINT

DAL 10 AL 28 MAGGIO AL TEATRO DELLA COMETA

http://www.teatrodellacometa.it/spettacolo.php?idspettacolo=79#.WROXEoVOLIU

 

 

Immagini di repertorio.

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

Marco Zadra                                Christian Galizia

 

 

 

 

Visto per Voi – King Arthur… Il potere della spada

Uno strepitoso Charlie Hunnam interpreta il leggendario Artù, il talentuoso Jude Law è Vortigern , due grandi attori diretti da Guy Ritchie, danno vita ad una nuova inedita versione dell’epico fantasy d’azione  ” King Arthur: il potere della spada”.

Il film segue il tumultuoso percorso di Artù dalla strada al trono. Quando il padre del piccolo Artù viene assassinato, suo zio Vortigern ( Jude Law) si impadronisce del trono. Privato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e senza sapere chi sia realmente, Artù riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città e solo quando estrae la mitica spada dalla roccia la sua vita cambia radicalmente, ed è solo costretto ad accettare l’eredità che gli spetta di diritto.

Il pubblico munito di occhiali per la visione in 3d rimane incollato alla poltrona ad osservare le imprese, le peripezie di un giovane delinquente, ignaro della sua discendenza e che solo per caso, si ritrova a brandire una spada dall’enorme potere. Il film arriva al pubblico con una potenza impressionante, scatenato, divertente, irriverente, ritmi serrati, colpi di scena al cardiopalma, adrenalina, suspense, tutto supportato da una colonna sonora strepitosa, una macchina perfettamente oleata.Il regista Guy Ritchie resta fedele al suo stile, regala delle forti emozioni, e riesce scaraventare lo spettatore all’interno della pellicola, trasportandolo nella “leggenda”.

“Non distogliete lo sguardo”…

 

Il Cast:

Regia: Guy Ritchie
Colonna Sonora: Daniel Pemberton
Intepreti: Charlie Hunnam, Jude Law, Astrid Berges-Frisbey, Djimon Hounsou, Eric Bana, Annabelle Wallis

King Arthur: il potere della spada

dal 10 Maggio al cinema

 

 

Raffaela Anastasio  – Cristina Verre –  http://www.mamasimama.com/mamasimama/

Cosetta Turco

The Sun’s Smile

Raffaela Anastasio

 

 

INTERVISTANDO – IRON MAN 2

” Mio padre era una persona straordinaria, come tutti i figli , avevo per lui una sorta di venerazione. Sono cresciuto con il suo esempio, e da lui ho ereditato la passione per la caccia. Proprio grazie a questa passione eravamo spesso insieme ed un giorno però accadde l’impossibile. Quel giorno la mia vita cambiò totalmente.

Ero ad Anguillara, avevo 35 anni mio padre ed io avevamo organizzato una battuta di caccia. Era il nostro giorno ” Padre – Figlio”. Sistemate le nostre attrezzature, fucile, cintura con i proiettili, entrammo nella selva. Ci separammo dandoci appuntamento come di consueto per il rientro. Mi immersi nel verde, alla ricerca di prede da colpire, di solito uccelli. Il tempo trascorse inesorabile, fino a quando sentì dei rumori che si avvicinavano nella mia direzione, armai il fucile e lo puntai, … era un uomo.. Riposi il fucile e l’uomo pronunciò parole incomprensibili al momento, mi fece cenno di seguirlo, come un’ automa lo feci, ma nulla mi era chiaro. Il nonno, mio padre si era accasciato dopo aver sparato un colpo, l’ultimo uscito dal suo fucile. Un infarto lo aveva stroncato, lì, probabilmente la gioia per un grosso bottino, almeno così ci piace pensare oggi.”

Per Luigi inizia una nuova vita, nuove responsabilità, che nessuno gli aveva imposto, ma di cui si sente sommerso.  Il rapporto con sua madre diventa più intenso e vivono quasi in simbiosi, si sostengono per non mollare mai.

La vita inizia a cambiare totalmente. A causa di incomprensioni il suo matrimonio finisce con un divorzio. Luigi non dismette mai le sue responsabilità di padre ma inizia a vivere una vita diversa. Lavora tanto, vive da uomo libero, riprende in mano la sua “gioventù” vissuta poco. Donne, viaggi e tanto divertimento.

Ma un uomo come me non poteva rimanere solo per lungo tempo, e il caso me lo ha dimostrato. Un giorno ero in barca, un motoscafo Fiart con un motore da 35 cavalli carniti, ora non esiste più, ma era un bel motore ai miei tempi, ero con un mio amico e decidiamo di sostare nei pressi dello stabilimento balneare ” Famous Beach”. Lì incontrai la mia ” straniera”. Ovviamente stavo vivendo la mia vita da single, non avevo nessuna intenzione di avere relazioni stabili, ma come si dice “al cuor non si comanda”.

Luigi riapre di nuovo il suo cuore alla vita, Gerardina , Miss Primavera, nativa di Angri ma domiciliata a Como,  che gli ridona il sorriso.

Io non lo volevo, avevo capito che era un “fringuellone”, insomma un uomo che saltava di fiore in fiore, e l’ ho sempre rifiutato. La sua costanza, i suoi modi gentili, il suo garbo nel porsi nei miei confronti mi ha fatto cedere e ci siamo sposati, il 7 Agosto del 1979 e ora sono anni che lo sopporto, ma nonostante tutto gli voglio bene.

” Sono io che sopporto te”.

Una nuova rinascita quindi per Luigi. Ora possiamo chiamarlo anche Gino, è così che lo chiamano in famiglia. Gino si è preso cura della sua famiglia, sempre.

Un occhio di riguardo per Antonella, ultima sorella. Aveva solo 15 anni quando perse il padre e Gino doveva supplire a quella mancanza. Non gli ha mai fatto mancare nulla, Antonella divenne la sua priorità. Orgoglioso di accompagnarla all’altare quel giorno di Aprile…

“Organizzammo il matrimonio nei minimi particolari dal vestito alla cerimonia, alla festa. Chiesi anche al mio amico e collega Gargiulo di prestarmi il suo Mercedez,  era l’auto del momento, solo i signori potevano permettersela. Mia sorella doveva avere il meglio.

Giuseppe Suo padre , sarebbe stato orgoglioso di lui.

“Antonella non era una ragazzina facile, quando ero fuori per lavoro mi rubava la macchina senza avere patente e se ne andava in giro, ti confesso che non mi sono mai accorto di nulla, queste cose le ho sapute da qualche anno…capisci…non potevo mai mollare la presa… ahahah che tempi.

Oggi ad 81 anni nonno arzillo, operato di appendicite, angioplastica, impiantato pacemaker, principi di infarti vari, diabete… combatte come quando ne aveva 16, è stanco certo, il suo volto porta il peso di anni di sacrifici, di dolori. i suoi occhi hanno visto e hanno vissuto  più di ogni altro supereroe, ed è qui forte a raccontarmi come si vive, come si vive veramente.. combattendo. I suoi occhi brillano durante i racconti della sua vita , soprattutto quando parla di suo padre.

” Zio non ti commuovere altrimenti fai piangere anche me”

Allora respira e si ricompone. ma i suoi occhi non hanno bisogno di altre parole.

Gino è Iron Man.

Ho imparato l’amore per la scoperta grazie a lui, mia sorella ed io siamo come figlie per lui. Attaccate alle sue caviglie quando si trattava di viaggiare. Il nostro primo campeggio senza mamma e papà, la nostra prima caprese pomodoro e mozzarella, l’ abbiamo vissuta con Gino e Gerardina.

Uomo ricco di esperienza da condividere, di voglia di raccontare. I suoi sorrisi, per le sue marachelle da giovane, i suoi scontri  con sua moglie, in merito ai dettagli del loro incontro, valgono mille parole, mille racconti.

Ecco lui è Iron Man. L’uomo d’acciaio, l’uomo che chiude le cerimonie di famiglia con una sua canzone, l’uomo temprato dalla vita e comunemente speciale nella sua normalità. Sono questi gli eroi di cui dovremmo raccontare più spesso.

Raf

Don’t forget to smile

 

 

 

 

Letto per Voi – L’Ombra del vento

Barcellona. Una mattina d’estate del 1945, il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all’oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi legato alla figura di Juliàn Carax, l’autore di quel volume. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti parallelismi con la propria vita…”rcellona. Una mattina d’estate del 1945, il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all’oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi legato alla figura di Juliàn Carax, l’autore di quel volume. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti parallelismi con la propria vita…

Un racconto che mi ha rapito dalla prima pagina.

Un libro che parla di sentimenti, della passione per i libri e del potere meraviglioso che hanno di trasportarti in altre dimensioni, in altre realtà.

E’ stato il primo libro che ho letto di Carlos Ruiz Zafòn, e mi sono appassionato a questo autore che mi ha poi condotto ad acquistare ” Il gioco dell’angelo” e ” Il Principe della nebbia”.

Un libro da leggere in qualsiasi momento, periodo dell’anno, sono certo che vi appassionerà.

” I libri perduti nel tempo vivono per sempre in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito.”

L’ombra del Vento

di Carlos Ruiz Zafon

Ale

La Sommelier consiglia….Apriamo una bottiglia?

Salve cari amici.
Clelia questa settimana mi scrive chiedendomi come aprire una bottiglia di vino, senza incappare in inconvenienti imbarazzanti.

Aprire una bottiglia di vino può sembrare un’operazione molto semplice ma che a volte può creare situazioni imbarazzanti facendoci sembrare un pò imbranati.

Ma eccovi qualche consiglio.
Bastano poche istruzioni e un po’ di allenamento.
Munirsi di un buon cavatappi dei sommelier. Sicuramente ne avrete uno in casa.
Rimuovere la capsula di stagnola dalla bottiglia con il coltellino che si trova all’interno del cavatappi.

Fare un’incisione appena sotto il collo della bottiglia per evitare che la stagnola entri in contatto con il vino durante la mescita.
Affondare la parte del cavatappi a forma di spirale (verme o serpentina) con forza al centro del tappo, generalmente di sughero.
Girare fino a quando non resta un solo giro.

Appoggiare la leva di metallo sulla bocca della bottiglia, fare pressione, ma non troppa per non rischiare che il tappo si spezzi, e con leggerezza sollevare il tappo, estraendolo.

E’ Buona norma annusare il tappo dopo l’estrazione per verificare che il vino non abbia odore di sughero o di muffa

Il profumo di vino dovrà essere l’unico odore percepito.

Versare il vino lentamente nel bicchiere muovendo un po’ la bottiglia dopo averlo versato, ed il gioco è fatto.

Qui di seguito mi avvalgo del supporto del mio collega Douglas Mortimer. Magari Vi può essere d’aiuto ancor di più.

Clelia  fai tanta pratica, vedrai che l’apertura della bottiglia di vino diventerà per te un divertente rito e allora…

Cheers!
Antonella