La Sommelier consiglia… La carta dei vini
Questa settimana sono felice di poter rispondere ad un nostro amico, Salvatore che mi chiede come possiamo riconoscere un buon ristorante da uno non altrettanto buono.
Ecco, il segreto, è nascosto nel menù e nella carta dei vini.
E’ molto importante avere delle informazioni base sulla carta dei vini, che insieme al menù, possono essere considerati rispettivamente il biglietto da visita del ristorante e la fotografia della cantina dello stesso in cui abbiamo deciso di cenare e/o pranzare.
Nella successione dei vini a tavola vanno osservate delle semplici norme, che devono tenere conto delle caratteristiche dei singoli vini e delle preparazioni che compongono il menù.
Un buon ristorante fornisce sempre una carta dei vini molto ampia, dando priorità ai vini regionali (ad esempio, se siamo in Campania noteremo un’ampia scelta di Falanghina, Greco di tufo, Fiano di Avellino, il Gragnano, se siamo in Puglia avremo in evidenza il Primitivo, in Toscana il Chianti, nel Lazio il Frascati etc), seguiranno poi nell’elenco i vini esteri.
I vini saranno tutti caratterizzati da annate diverse, più vini con annate diverse saranno presenti nella carta, più il ristorante potrà essere considerato di buon livello.
Ovviamente la sequenza dei vini a tavola è determinata dal susseguirsi delle pietanze. Dovrete essere attenti nella scelta del vostro vino.
In una degustazione di base si segue questa successione:
Si inizia con i vini bianchi, poi i rosati, ed i rossi, (si servono prima i vini più leggeri, quindi quelli di media struttura ed infine i più corposi), per concludere con quelli aromatici e liquorosi generalmente usati per fine pasto.
Il magico mondo dei vini è articolato e affascinante.
Con queste poche indicazioni spero Salvatore di esserti stata utile, quindi,
Occhio alla carta di vini e
Cheers!
Antonella
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