A 21
Avevo solo 15 anni quando il destino mi portò sulla strada di tre strani individui, più grandi di me di qualche anno, grandi abbastanza per avere la patente e per gestire in maniera egregia un’agenzia di spettacolo. Quei tempi lavoravo come modella.
Diffidente come sempre, mi approcciai in punta di piedi a quegli individui, dei quali poi, non seppi più fare a meno.
Miss Tirreno il concorso che ci portò in giro dal nord a sud Italia, in camper, in furgoncini o in semplici auto cariche di costumi, intimo e abiti casual, forniti dagli sponsor, da indossare durante le varie tappe del concorso, che potevano essere in piazza, in stabilimenti balneari o in locali.
Ogni giorno di lavoro era un’avventura diversa da vivere al massimo. Tra sorrisi, aneddoti, panini e la colonna sonora di Ligabue.
Sono passati anni, forse 21 e niente è cambiato.
Il giorno 1 gennaio 2017, complici le vacanze natalizie, siamo riusciti a vederci. Forse una “Carrambata”, qualcuno direbbe… ma finalmente dopo anni di contatti telefonici o tramite “faccia libro”, ho rivisto quei sorrisi, rivissuto la spensieratezza di quegli anni.
Fisico diverso, età diversa, una nuova storia, ma sempre le stesse teste matte che avevo lasciato tempo prima.
“È con immenso piacere che mi ritrovo a scrivere queste due righe, per esternare, condividere, qualcosa di meraviglioso accaduto proprio il primo giorno di questo nuovo anno. Dopo tantissimi anni, ho rivisto degli amici con i quali ho condiviso meravigliose esperienze lavorative. L’emozione, il piacere, la gioia sono state le sensazioni che mi hanno accompagnato prima durante e dopo averli visti. Abbiamo trascorso poche ore a parlare, ricordare e raccontare un pò di noi e come le nostre rispettive vite siano cambiate. La semplicità e la naturalezza con le quali abbiamo condiviso le nostre esperienze hanno dato la meravigliosa sensazione di non esserci mai persi di vista e di ritornare indietro nel tempo. Grazie ragazzi, semplicemente fantastico un abbraccio lungo 20 anni.”
Antony
Questo è Antonio, detto Antony, non so perché si facesse chiamare così ma per me è rimasto Antony , il più giovane dei tre ragazzi, lo stesso sorriso, una maturità differente, gli occhi illuminati dalla parola “ papà” ed un velo di tristezza nascosto dietro ad un meraviglioso sorriso.
“Il termine amicizia identifica un legame fra due persone ma non ne specifica la qualità, l’importanza, il tempo…il legame che c’è fra noi è fratellanza, persone che hanno condiviso il loro tempo quasi 24/24 ore ridendo, scherzando, confidandosi gioie e dolori, lacrime e sudore, intuendo un problema anche senza il bisogno di pronunciare una sillaba.
Mimmo, Antonio, Raffa sono miei fratelli, potrei mettere la mia vita nelle loro mani sapendo che mi proteggerebbero sempre, il nostro legame era forte 20 anni fa, lo é ora e lo sarà per sempre, perché siamo così, siamo noi, in un legame indissolubile ed eterno.
Siamo e saremo 4 coglioni che si vogliono un bene dell’anima.
Eravamo giovani, ci sentivamo padroni del mondo e abbiamo goduto di ciò che la vita ci proponeva in quel momento, così doveva essere, era nel nostro destino sostenerci l’un l’altro e nonostante piccole discussioni, ci siamo detti e perdonati ogni cosa.
Nel mio percorso di vita, loro sono il mio bene, l’ancora a cui so di potermi aggrappare. I nostri ricordi mi terranno sempre compagnia.
Sarebbe meraviglioso poter rivivere le giornate spensierate di allora, nel nostro futuro…per sentirci nuovamente invincibili.
I miei fratelli, nonostante il tempo, nonostante la distanza, nonostante tutto…sempre e per sempre!”
Savio
Questo è Salvatore, in famiglia chiamato Savio, forse un diversivo ad un nome che non gli apparteneva, o potrebbe derivare dal latino che vuol dire “prudente, ragionevole”.
Una persona dolcemente emotiva, super protettiva. Un’anima fragile, sensibile, alla continua ricerca di se stesso e della pace…in qualsiasi forma. Sempre pronto a sostenere l’amicizia, quella vera, quella con l’A maiuscola., sempre e per sempre la persona al quale affiderei la mia vita.
Facebook e whatsapp hanno saputo tenere vivi i rapporti, hanno accorciato le distanze… ma in fondo dal vivo è sempre “n’ata cos” ed erano ben 21 anni che non la vedevo!
Ci sediamo o camminiamo tutti vicinissimi, per non perdere nemmeno una parola dell’altro.
Il dialogo tra noi non diventa mai personale, se non per pochi istanti, solo per sapere qualche novità e poi si continua a parlare di noi, di cosa facevamo, di come eravamo… ricordando perfettamente tutto quello che abbiamo vissuto insieme circa 20 anni fa!
Nonostante qualcuno ne sia uscito bruciato, ustionato da quel periodo di lavoro, il saper discernere i momenti belli, ha fatto sì che non potesse mai essere dimenticato.
Non è cambiato niente… questa volta la nostra amicizia è stata più forte del tempo e di tutte le sue vicessitudini… dopo 20 anni c’è la stessa confidenza, lo stesso modo di scherzare, di parlare, di rivolgerci, di abbracciarci, di sfotterci…
Credo che questo sia il modo migliore per poter descrivere l’amicizia, che ci lega.
Siamo lontani, tra noi ci sono centinaia di chilometri, non ci si telefona spesso, ci si vede raramente, eppure… tu sai che quella persona c’è, che ci sarà, che ha la tua stessa voglia di vederti e di passare qualche ora insieme e quando finalmente la incontrerai, sarà come se l’avessi vista appena un giorno prima.
Mimmo
Lui è semplicemente Mimmuz….
Qualcuno potrà pensare che queste parole siano banali,…può darsi…ma questa è l’amicizia come io la intendo, come Noi la sentiamo, banale?
Dont’ forget to smile
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