Un giorno da leoni
Uno stuzzicadenti, colla rigorosamente attak, una chiave spezzata, miscela perfetta da inserire nella serratura del portone del liceo classico Plinio Seniore, affinché potesse essere impossibile l’accesso in classe, per le due ore successive.
L’attesa sembrava inutile, quindi armati di gettone si comunicava a casa che la scuola quel giorno era saltata e che si stava in giro con gli amici.
In un attimo si diventava padroni del mondo, ripensando anche che si era riusciti ad evitare l’interrogazione di storia dell’arte.
Sorrento balcone sul meraviglioso golfo di Napoli, adorabile, ma nonostante le varie soste, i vari “belvedere” che incantavano gli occhi, la passeggiata nei vicoletti ricchi di alimentari che ti offrivano liquori locali per invogliarti all’acquisto, era sempre troppo piccola per noi Leoni che avevamo bisogno di muoverci, vedere, esplorare e quindi via di nuovo in treno, viaggio nel senso opposto, direzione “Villa dei Misteri”, scavi di Pompei.
Oggi avrei sentito: “Next stop Villa dei Misteri uscita lato destro”.
Direzione Scavi archeologici.
” Fate i pali”
Ridevamo con tutta l’anima, gli occhi lacrimavano, l’addome contratto, senza fiato.
Urlai:”Cazzo il guardiano!”
Quando rivelai che era uno scherzo mi beccai un fragoroso “Vaffa….”.
Le nostre risate continuarono anche dopo, quando la nostra amica dopo essersi liberata dal peso dell’urina venne giù allacciandosi i jeans ed inciampando qui e lì in alcuni reperti archeologici, pensai che un ippopotamo con il suo peso sarebbe stato meno maldestro.
Che giornata!
Meravigliosa, spensierata. Nessun vincolo, nessun telefono, nessun tipo di tecnologia aveva accompagnato quel giorno.
Amici, follia, voglia di sentirsi padroni del mondo anche se soltanto sedicenni, liberi. gli occhi negli occhi, le voci, lo scorrere del tempo nelle nostre risate.
Semplice.
Rientrai a casa nel tardo pomeriggio. Sul tavolo della cucina era pronta la merenda, una rosetta ripiena di nutella ed un succo di frutta.
Mia madre mi guardò e disse: “Corri vai a lavarti le mani! V’at divertit o ver? Brav! Vai Vai!”(corri vai a lavarti le mani, vi siete divertiti vero? Brava. vai vai).
Il mio viso chiacchierone non riusciva a nascondere l’evidenza.
Memorabile il nostro giorno da Leoni.
Raf