Buon viaggio!

Il mio viaggio alla scoperta della terra degli angeli stava volgendo al termine. Mi svegliai quella mattina, del mio ultimo giorno, con la voglia di assaporare tutto, ma proprio tutto.

Tipica colazione americana: Apple pie, pan cake, french toast.
Quelle pietanze avevano la capacità di svegliare tutti i sensi, per i profumi, i sapori, i colori, insomma pura gioia culinaria.

Il mio saluto a quella città non poteva essere migliore.

Ancora un ultimo sguardo alla “Walk of Fame”, che fino a qualche giorno prima brulicava di operai e gente che correva a destra e a manca, chi per un motivo chi per un altro, ora Hollywood era diventato un tranquillo quartiere turistico.
Differentemente dagli altri, ebbi la sensazione che quel giorno stesse passando troppo in fretta. Salutati gli amici mi ritrovai con l’Avvocato, nella sala d’attesa dell’aeroporto di Los Angeles, a chiacchierare “del mondo e dei massimi sistemi”.

Salutai Los Angeles con un sorriso.

Ora chiudendo gli occhi, sparisce il rumore, il frastuono della vita reale e mi ritrovo ancora lì, immersa in quel trambusto per l’organizzazione degli Oscar, con lo sguardo sul marciapiede a cercare la Stella di questo o di quell’attore, i parchi, la cortesia delle persone, l’oceano, il mio lungo ed intenso compleanno, la libertà, le spiagge bianche, gli Universal Studios, gli artisti di strada e loro, che hanno dato a tutto la gioia: Gigi, Eugenio, Giuseppe, Francesco, i loro sorrisi, la loro follia…la mia energia.

Immagini che hanno lasciato il segno nei miei occhi e rimarranno indelebili nel tempo.
Il respiro di quella terra è entrato a fondo nelle mie vene. Ogni piccola cellula del mio corpo vive anche di quel respiro. Mi basta poco per tornare lì. Sensazioni che la mia pelle ha imparato ad apprezzare ed amare, ed ora riconosce come proprie. Uno strano meccanismo però, che a volte comporta momenti di nostalgia, come se venisse a mancare quell’ossigeno che nutre le cellule, il mio cuore ne avverte la mancanza. Quella fantastica terra che mi ha permesso di sognare da bambina e di sognarla e di viverla in pieno da adulta, è diventata la mia.

La mia anima, incisa da questa esperienza ora vive nell’attesa di nuove altre emozioni. Vive in attesa di quei piccoli miracoli, quegli attimi, piccoli istanti, che probabilmente non torneranno più, ma che puoi però, scegliere di cavalcare come la “Teahupoo” l’onda perfetta, l’onda che tutti i surfisti attendono, perché arriva una volta sola, perché è UNICA.

In attesa di un’altra “Tahupoo” continuo il mio viaggio e come dice Cesare Cremonini in una sua canzone:

” Buon viaggio che sia un’andata o un ritorno che sia una vita o solo giorno, che sia per sempre o un secondo, l’incanto sarà godersi la strada…

BUON VIAGGIO! E per quanta strada ancora c’è da fare amerai il finale.”

Allora Buon Viaggio!

Raf
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