27- 2.0
Avevo 19 anni quando decisi che non avrei più festeggiato il mio compleanno. Brutti ricordi erano legati a quel 27 Febbraio.
Sguardi spenti, rabbia nel cuore, spalle irrigidite dal dolore.
Poi qualcosa è cambiato.
La consapevolezza di aver avuto la fortuna di poter vivere in quel giorno e nei successivi altri giorni ha fatto in modo che io gioissi di quella data, ma, mai avrei creduto di festeggiarlo così proprio come l’avevo sognato, alla scoperta del mondo.
I Romani festeggiavano il “dies natalis” (giorno di nascita) di imperatori, divinità e di particolari eventi importanti.
I Sovrani del Regno Unito, Olanda e svariati altri usano festeggiare, come da vecchie tradizioni, i loro compleanni per più giorni, ecco quello che era venuto fuori con una piccola ricerca on line e qualche reminiscenza scolastica
Il mio compleanno fu degno di Re e Regine, non accompagnato da sudditi ma da amici sinceri.
Los Angeles offriva varie possibilità per rendere quel giorno meraviglioso, poi cacchio ero nella città degli angeli quello mi bastava.
La notte del 26 febbraio, si chiacchierava al Party di Pascal. L’Avvocato ed io vestiti di tutto punto per la nostra prima serata mondana, iniziammo a prendere confidenza con l’ambiente, non avemmo difficoltà ad amalgamarci con le persone che abitualmente calcavano il Red Carpet.
Gigi teneva d’occhio di continuo il suo orologio.
Seduti al bancone del bar del ristorante il ” Trastevere”, iniziammo ad ordinare da bere ed un urlo mi spaventò:
” AUGURIIIIIII!”
” Cacchio grazie ma così rischiavi di avere una festeggiata infartuata”.
Erano le ore 00.00 del 27.02. in Italia le 9.00 AM.
Si dava inizio alle danze!
Il tintinnio dei cubetti di ghiaccio nei bicchieri, colmi di Rum e Coca- cola, gentilmente serviti da Nina, uniti nel brindisi erano la colonna sonora perfetta per i sorrisi e gli sguardi felici di quegli attimi… il mio cuore accompagnava di buon grado quella melodia.