,

Nuovo Anno

Il nuovo anno, una nuova agenda, una nuova penna.

Con la canzone di Lucio Dalla “l’anno che verrà”, che per me è ormai inno ufficiale per accogliere i nuovi 365 giorni, ecco gli oggetti che mi ricordano che il nuovo anno è arrivato. Oggetti normali a vedersi, utensili da lavoro (è così che mi piace definirli), immobili, senza vita…

Almeno era quello che credevo…  ma l’apparenza inganna. Quei due oggetti dediti a segnare impegni, orari, incassi, budget, numeri di telefono, a scaricare la tensione colorando le pagine immacolate con kg e kg di inchiostro, allo scoccare delle ore 00.00 del 31/12  si trasformano, si animano … prendono vita…

Come è possibile?

Ebbene quei piccoli oggetti  diventano una costante della mia giornata,  un’ossessione, ovunque volge il mio sguardo, sono lì a fissarmi in attesa, sul comodino accanto al letto , sulla scrivania, sul tavolo della cucina, sul pianoforte, in terrazza durante un minuto di relax, perfino in bagno…diventano il mio incubo. Quando rientravo in casa mi chiedevo cosa avessero fatto in  mia assenza se avessero fatto baldoria o se avessero soltanto fatto nuove conoscenze con la nuova “bic” o con il nuovo calendario. I mostri nella mia mente mi conducevano a pensieri folli…
Il 6 gennaio pronta per ritornare a Roma, non perché io avessi finito il turno da Befana, ma semplicemente perché terminate le vacanze si ritorna alla quotidianità dell’ufficio, dai meandri piu’ oscuri di casa, un urlo disperato di mia madre raggiunge le mie orecchie e il suo viso riempie i miei occhi, sembra tanto quello del gatto con gli Stivali del film” Shrek”, gli occhioni di chi ha capito che un tizio di una delle tante serie televisive è morto a causa della sua stessa madre, ma resusciterà presto… e l’agenda aperta nella pagina di copertina…: “ma che, nun me scritt a dedic e bon augurji”.

Non ho scritto la dedica?! Non Ho scritto la dedica di buon auspicio! Ecco perché agenda e penna mi seguono.

Sono anni che mia madre segue questo rito. L’agenda spesso è stata trasportata anche a Roma…nulla poteva impedirle di raggiungermi. Dovevo necessariamente inaugurare la prima pagina  della sua agenda con una dedica perché di buon auspicio.

Questo nuovo anno cara mamma ti stupirò, non avrai bisogno di inseguirmi, ecco la tua dedica per la tua nuova agenda.

“Arriva un nuovo anno straniero, ancora, ma non per molto.

Tutto inizia sempre per trasformarsi in qualcosa di diverso, di più grande, di più maestoso.

Tu hai la capacità di creare, di trasformare tutto a tuo piacimento.

Hai la forza propria solo ad una madre.

Hai l’energia della tua terra nel tuo sangue.

Il sole accompagna le tue giornate, ti farà da guida sempre.

A volte potresti essere stanca,  sfinita, ma l’abbraccio dei tuoi nipoti ti darà nuovo vigore.

Non rammaricarti di non aver potuto fare di più, lo hai già fatto.

Non dimenticare mai da dove sei partita e dove sei ora grazie alla sola tua tenacia.

Non rimproverarti di avere due figlie un po’ stronze, due figlie diverse, una dedita alla famiglia, l’altra in balia dei sogni.

Le hai cresciute bene, la vita non è sempre così educata, hai fatto un buon lavoro, faticoso , intenso ma ottimo lavoro.

Nonostante tutto non hai mai mollato e so che non lo farai mai.

Il tuo animo generoso, indistruttibile quanto fragile sarà il tuo punto di forza.

Ti auguro di essere più serena, anche la tua gastrite ne sarà felice.

Non ti chiederò di fare tanti soldi, come in passato, quelli che abbiamo per fortuna ci bastano.

Ti auguro per questo nuovo anno di pensare un po’ più a te, di darti più tempo, più spazio, il tempo perso non ritorna.

Ti auguro di sentirti amata, anche se spesso non ti sarà dimostrato, ma il tuo cuore lo saprà sempre.

Ti auguro di essere sempre orgogliosa di ciò che sei.

Ti auguro di rientrare la sera orgogliosa del tuo operato, e di poggiare leggera la testa sul cuscino.

Ti auguro di non smettere mai di sorridere!

Buon lavoro”.

Raf

o.e.p.s
Don’t forget to smile

ps. In agenda segna che il sabato non lavoro,  Non Chiamarmi all’alba!
ps: ora stampa e incolla almeno non dovrai inseguirmi per tutta casa.