IL TEMPO – PARTE 6

Se penso a come tutto questo è iniziato…

Un banale foglio nel mio diario capitato per caso tra le mie mani…

Le  tre piccole parole che hanno guidato la mia ricerca…

Rilassata in balcone mi accorsi che il sorriso del sole non accarezzava più la mia pelle, e la luce brillante stava cedendo pian piano il posto al tenero sguardo della luna.

Non volevo perdere quei ricordi che affioravano lenti, e allora lasciai che la notte calasse e continuai a respirare…

“Attraversai nuovamente la porticina che dava sul retrobottega, riaccesi la luce con un click ed un mondo nuovo mi si presentò.

Pile e pile di giornali, organizzati in maniera impeccabile, di solito si pensa che un retrobottega sia un po’ lo sgabuzzino delle rimanenze dei giornali e delle riviste, invece era tutto perfettamente in ordine, pulito e quell’odore di carta stampata mi inebriava. Zio aveva organizzato tutto in un ordine preciso. Iniziai a curiosare e mi accorsi che tutto era sistemato per data e per tipologia. Ad esempio nell’angolo subito dietro alla porta c’erano delle riviste d’epoca, imbustate e sullo scaffale c’era un cartellino “riviste a partire da 1920″… pazzesco, pensai….con estrema cautela iniziai a sfogliarne qualcuna…

Sai, credo che fu allora che iniziai ad amare la carta stampata… i libri. Fu per me un’emozione sfogliare giornali di 10, 20, 30 anni prima. Nello scaffale posto nel mezzo del retrobottega c’erano tutte le riviste periodiche, settimanali e mensili, che zio non vendeva, ma che conservava forse pensando che qualcuno avrebbe potuto sempre richiedere. Ma ricordo come se fosse ora, mi voltai e nell’angolo cieco della stanza, illuminato appena dalla luce artificiale, c’era un cartello che zio aveva posizionato per sua comodità : “Fumetti topolino da 1 – 60 ” “Fumetti topolino da 60 – 120” etc. Ne avevo sempre sentito parlare ma i miei genitori non avevano ritenuto opportuno che io mi dedicassi a quel tipo di letture.

L’uomo senza volto aveva un’abilità nel trasmettermi tutto il suo entusiasmo in quelle parole ed i suoi respiri erano più concitati…. ma cazzo non riuscivo proprio a vedere e a ricordare i suoi occhi..ma sentivo, sapevo che brillavano.

 

“Lentamente mi avvicinai, come se avessi timore, ecco non so dirti, ma fui sommerso da varie sensazioni, quell’emozione la sento ancora oggi”.

… La sentivo anche io…

“Mi avvicinai, tesi la mano verso lo scaffale ed improvvisamente una voce, ritirai la mano furtivamente”.

” Giovanotto tutt a post li dietro?”

” Si zio tutto bene qui dietro è fantastico”

” E vabbè non fare guai poi mi dici”.

“Non ero più nella pelle, con cautela decisi di porre il mio dito indice sul primo volumetto, facendo pressione alla base ed inclinando l’angolo superiore per poi estrarlo.

 

Era nelle mie mani… ero felicissimo, era una reliquia. Mi guardai intorno e cercai un luogo idoneo dove accomodarmi. Una scala/sgabello appoggiata ad un pilastro faceva al caso mio. Mi adagiai sulla parta più ampia, piedi sui gradini e mi immersi nel meraviglioso mondo dei fumetti di Topolino. Era tutto nuovo, i disegni, le vignette, i personaggi, non trascurai nella  lettura nessun particolare, e poi la carta un pò ruvida tra le mie mani. Iniziai a leggere il tempo si fermò!

Un brivido corse sulla mia pelle e mi accorsi che era ormai notte fonda. Ero immersa nei ricordi, come in una vita parallela vissuta chissà quando e chissà dove…

Rientrai in casa, mi versai del vino rosso, scelsi un vinile, Amy Winehouse at the BBC,  cercai  qualcosa per coprirmi,  e mi avvolsi in una morbida coperta di pile. Mi appoggiai alla colonna vicino al giradischi e dondolandomi tenevo il tempo della musica, scivolai poi accovacciandomi a terra, testa indietro e la mia mente riprese a ricordare…

 

To be continued

The Sun’s Smile

 

 

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